L’occhio vede solo ciò che la mente vuole
Non solo l’occhio vede solo ciò che la mente vuole vedere, ma anche le orecchie sono disposte ad intendere solo ciò che bramano sentirsi dire.
Ecco perché i filosofi greci insistevano sul motto: ‘Conosci te stesso.’
Perché è da lì che parte la nostra Weltanschaung (visione del mondo) come la chiamava C. Jung, il quale affermava che possono essere molteplici: filosofiche, idealistiche, estetiche, pratiche, religiose, romantiche, e così via.
Possiamo quindi razionalmente dedurre che il mondo assume non l’aspetto che vediamo, ma quello che noi gli vogliamo dare…
Non è un concetto solo moderno, già gli antichi maestri spirituali indù affermavano che: “La drammaticità della vita è frutto della nostra proiezione mentale.”
La qual cosa ci fa veramente pensare.
Se il mondo è come lo ‘vedo’ io e non come è realmente, è opportuno che mi fermi a riflettere e mi chieda il perché e vada oltre i fatti e tenti di estrarre la morale dal tutto, togliendo il paraocchi dall’alienante conformismo odierno.
E’ molto importante rendersi conto di cosa ci gira attorno, e questa ‘consapevolezza’ non ce la regala nessuno; la dobbiamo conquistare con momenti di riflessione. Troppa gente vive inconsapevole del proprio modo di essere e agire.
Per questo i filoni della saggezza orientale indicano come rimedio per tale dissociazione della personalità l’esercizio della ‘consapevolezza’ e quindi della Meditazione… o esame di coscienza che dir si voglia.
Unico requisito richiesto … il possesso di una coscienza.
L’occhio vede solo ciò che la mente vuole
7 Commenti
I commenti sono chiusi.
E’ proprio vero quello che hai menzionato nel post, infatti è simile al concetto del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, chi lo vede in un modo, chi lo vede nell’altro, sembra la stessa cosa, ma non è così, bisognerebbe essere più realisti, vedere le cose per quelle che sono un bicchiere che contiene dell’acqua, non è pieno non è vuoto, ne troppo ottimisti, ne troppo pessimisti e questo per ogni cosa, ma non è sempre così facile farlo, io per esempio non riesco a concepirlo mezzo vuoto, per me è mezzo pieno e a volte questo mi fa sbattere il naso contro la dura realtà….. Sono ottimista per natura ma a volte dovrei essere più razionale, ma fatico a farlo.
Mi ritrovo molto nelle tue parole, anch io tendo a pensarla come te e a volte sbatto pure il il naso contro certe realtà. Ma mi è difficile essere diversa! Anche se con gli ultimi corsi in ass down abbiamo molto ragionato sull essere descrittivi, proprio perchè ognuno ha il proprio personale modo di vedere le cose.. Ed ognuno pensa che il proprio sia quello giusto!
E’ proprio così, anche io fatico a pensarla in maniera diversa, io non sono capace di vedere Alice solo come una bambina con la sindrome di down, Alice è la mia bellissima, stupendissima meravigliosissima principessa con la sindrome di down……. e che ci posso fare?
sì… la tua principessa con sindrome di down, di cui vedi le tante abilità piuttosto che le nonabilità!
giusto!
Brava Danielina, è l esame di coscienza,il viaggio che sto facendo io e mi hanno consigliato queste letture: http://www.amazon.it/gp/aw/d/8834010485/ref=mw_dp_img?is=l&qid=1370431788&sr=1-1
http://www.amazon.it/pratica-della-consapevolezza-parole-semplici/dp/8834011651/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1370431711&sr=1-1&keywords=gunaratana
Oddio tu saprai visualizzarli decentemente credo …
Bacione one one!!!
Grazie Sara! Grazie per la dritta, li cercheró di sicuro! Buon lunedì!