Tempo fa avevo chiesto consiglio alla mia guru Sabrina, educatrice professionale che aiuta lo sviluppo dell’ “autonomia mentale” dei ragazzi con difficoltà, (leggete qui e qui) su come comportarmi con Emma al supermercato.
Emma, una volta entrati, tende ad allontanarsi da me, noncurante che io la richiami e le chieda di non farlo. In quest’ultimo periodo a volte si ferma a controllare dove io sia, ma in ogni caso, se ne va di nuovo.
Naturalmente (si fa per dire!) appena entrati io le do l’avvertimento:
“Emma non scappare, stai vicino a me”.
Ma è proprio con questa frase che innesco il meccanismo di fuga!

 

Sabrina mi dice:

Se ricordo bene, dopo una o poche volte di più che Emma ti ha proposto il suo modo di visitare il supermercato, tu hai iniziato a precedere le sue intenzioni dicendole, prima di entrare o appena dentro, di non scappare. Se è così, la tua anticipazione ha funzionato sia da stimolo/ricordo, che da rinforzo. Stimolo al ricordo di un modo conosciuto di stare al supermercato e da rinforzo ad un’azione, per l’appunto nota, e di cui ormai tutto è certo, è prevedibile. Emma sente/ascolta le tue parole e immediatamente ne attiva il messaggio contenuto, ovvero scappa!
Sei al supermercato, infatti la psiche non registra le negazioni bensì solo i termini: nomi, sostantivi, verbi, sicché senza volere dicevi ad Emma di scappare.
In questo caso il mio consiglio è quello di resistere alla tentazione e di entrare al supermercato senza anticipare nulla. Qualora Emma scappasse, la riporti indietro e usando una frase priva di negazioni le dici, ad esempio:
“Emma , stai vicino a me”.
Poi le ridai la libertà, l’autonomia.
Se scappa ancora allora dici, sempre ad esempio:
“Va bene Emma, basta spesa, ora ti porto a casa”.
A quel punto la bambina potrebbe accettare con apparente indifferenza la tua scelta oppure piangere disperatamente. Se piange, ti consiglio di portare comunque a termine la tua azione, magari dicendole che ti dispiace ma che al supermercato si deve stare vicino alla mamma e al papà.
Fatto quest’agito sarebbe bene che tu la riportassi al supermercato in tempi brevi, se possibile il giorno dopo. Tu o il papà o gli altri adulti di riferimento, una volta in prossimità o entrati nel supermercato, non le ricordiate niente del giorno prima e, parallelamente se scappa ancora, ritorniate via subito. Se siete in gruppo famiglia o amici, non venite via tutti, solo lei con te o con il papà. Se invece resta vicino a voi, resistete e non lodatela, sarebbe un messaggio talmente emozionante, che probabilmente Emma, caricata a molla dalla gioia ripartirebbe di gran carriera con il gioco delle corse: resistete fin quando state facendo la spesa.
Sicché se doveste passare da un negozio all’altro, resistete.
Finito il tour d’acquisti, allora sì che potete darle un’attenzione centralissima e, dopo esservi raccolti tutti in una stanza ed aver ottenuto la sua attenzione, farle un bell’applauso di gruppo motivando il fatto più o meno così:
“Un bell’applauso per Emma che oggi al supermercato è stata vicino a mamma e papà!!! Evviva, bravaaaaaaaaaaaaa!”
La volta successiva che tornate al supermercato, mi raccomando, niente anticipazioni, neanche in positivo ovvero:
“Emma fai la brava come l’altra volta”.
Emma si ricorderebbe il piacere dell’applauso con molta emozione e facilmente partirebbe a razzo.

In effetti io, dopo la terza o quarta fuga, mi stufo proprio, perchè vedo che questo suo scappare la eccita a tal punto quasi da diventare un vero e proprio gioco. Al posto di portarla fuori la carico sul carrello o la tengo in braccio, in modo da ultimare la spesa…

Sabrina aggiunge:

” E questo può anche risultarle piacevole: io corro e scappo e la mamma deve dire no, poi quando mi prende ed è un po’ stanca di giocare a prendermi e dire no, mi fa fare il gioco del carrello oppure mi porta a passeggio in braccio…BEH PIACEVOLE E…PER NIENTE MOTIVANTE A UN CAMBIAMENTO!”

Grazie Sabrina, perchè con questo tuo semplice (ehm…?) consiglio si può modificare un comportamento inappropriato, e aggiungerei, tipico di tanti bambini, non solo di quelli geneticamente modificati!