La sindrome di Down come opportunità di vita

Mi chiamo Daniela, sono mamma e Psicomotricista.

La sindrome di Down di mia figlia Emma ha permesso un ascolto personale profondo e una continua ricerca sul valore dell’Altro.

Un’opportunità di vita che parla di resilienza, di scelte, di evoluzione.

All’inizio ho cercato di aggiustare la mia bimba, di trasformarla come avrei voluto.

Non riuscivo a slegarmi dall’idea di bambino sognato e bambino reale.

Cambiare punto di vista, cambiare prospettiva

Questo lungo percorso di auto-formazione fatto di letture e colloqui con specialisti e medici, confronto con altri genitori e associazioni, alla ricerca della ricetta giusta per gestire la sindrome di Down e mia figlia, mi ha condotto verso il Corso Triennale in Psicomotricità secondo la metodologia Aucouturier.

Una formazione che prosegue ancora oggi con Corsi e Seminari formativi di approfondimento.

Questi differenti studi mi hanno innanzitutto permesso di capire che quella che si doveva aggiustare ero io, e non Emma!

Oggi, attraverso la Psicomotricità ho la possibilità di sostenere ed aiutare altri bambini,
sia con disabilità che senza.

Dal 2013 sono iscritta all’Associazione di categoria  ANUPI (Associazione Nazionale Unitaria Psicomotricisti di area socio educativa).

Collaboro con Scuole dell’infanzia e Asili Nido con percorsi di sedute di Psicomotricità educativa e preventiva di gruppo, rivolti a bambini da 2 a 6 anni. Parallelamente propongo laboratori esperienziali per gruppi di genitori, con lo scopo di creare un nuovo punto di vista sul bambino, utilizzando uno strumento semplice ma straordinario: il gioco.

Il percorso formativo che seguo è orientato ad acquisire e applicare strumenti che non appartengono ad un’unica metodologia. Il termine metodo mi sta stretto. Attingendo da differenti correnti di pensiero posso definire una mia personale metodologia, constatando che per prendere in carico il bambino è necessario riservare uno sguardo speciale, accogliente e non giudicante, anche al genitore.

Nel 2013, ho fondato l’Associazione Guarda con il Cuore onlus. Attraverso le attività dell’Associazione, il sito e il canale YouTube, vorrei mostrare la sindrome di Down come un’opportunità e non una semplice diagnosi. Dal 2016 mi occupo dell’organizzazione e conduzione della Settimana Estiva per famiglie di bambini con sindrome di Down in Veneto e ora in Friuli.

Sono convinta che condividere la propria esperienza, leggere di altri genitori che ci sono passati, che hanno provato quello che noi stessi abbiamo provato, faccia guardare dentro, nel bene e nel male, e ogni volta che lo si fa, i pensieri possono cambiare.

Oggi più che mai, sono convinta che molto spesso la diversità sia negli occhi di chi guarda.