Esistono dei trucchi ben precisi per favorire il linguaggio.
Senza essere logopedisti (io sono psicomotricista), ma considerando una semplice domanda: se mio figlio non avesse la sindrome di Down, gli parlerei in maniera diversa?
I bambini parlano da subito, non attraverso le parole ma grazie al loro non verbale. Sorrisi, sguardi, vocalizzi, espressioni facciali, postura, sono carichi di significato. E’ possibile decifrarne il significato.
Noi genitori possiamo a nostra volta semplificare il modo in cui ci esprimiamo, puntando su parole chiave, comparando e descrivendo ciò di cui stiamo parlando.
Diventiamo l’altoparlante dei pensieri del nostro bambino!
E se il linguaggio del bambino è così compromesso da non permetterci di capire cosa ci sta dicendo?
Non colpevolizziamo il bambino, quello che sta dicendo lo sta dicendo al suo meglio! Armiamoci di pazienza e puntiamo sull’ironia, fingendo di avere delle orecchie poco funzionanti!