Aggiornamento asilo! Emma dopo un primo periodo di inserimento, durante il quale al momento del saluto ci si avvinghiava addosso, ha iniziato a dimostrarsi più serena. Entra con il suo zaino, lo va a depositare, si toglie e appende il giacchino e si siede un unica volta per terra nel tragitto armadietto-maestra.
Ha iniziato a dormire là, senza nemmeno l’uso del pannolino visto che lì giustamente non lo mettono, e ha positivamente stupito Mariangela, la maestra della nanna, addormentandosi nel giro di un 15 minuti.
Il primo giorno di nanna sono andata a prenderla per prima, alle 3 del pomeriggio, e mi si è lanciata addosso sorridente e trionfante. Il secondo giorno invece sono arrivata allo stesso orario di tutti, e lei era lì, seduta insieme a tutti, con la merenda in mano, e appena sono entrati i primi genitori si è voltata curiosa, cercandomi con lo sguarda, spostandosi se la vista le veniva ostruita dalla testa di qualche bambino… era dolcissima!
Fiducia…
(Mettete pausa alla musica a fondo pagina per ascoltare i video)
E sull’onda della fiducia ho visto Emma avvicinarsi alla giostra che reputo, come dire, inappropriata per lei… Perchè comunque quelle corde, lo spazio tra le corde mi facevano pensare che potesse cadere e farsi male.
Ma ormai ci stava salendo, e ho ripensato a quello su cui lavoriamo in formazione personale al corso di pratica psicomotoria, e a come un tono e uno sguardo fiducioso, senza mani tese che significano “mica mi fido di te!” (logicamente dipende dal grado di pericolosità!) facciano la differenza, lanciando il messaggio “ce la puoi fare da sola!”
Non ero tranquillissima eh, ma la sua espressione gioiosa mi ha fatto sussultare il cuore e pensare “felice di essermi fidata di te ancora, bambina mia!”
Ma fai ripensare a quando Matteo ha iniziato la scuola materna! Sono passati già 10 anni! Anche noi l’abbiamo sempre lasciato sperimentarsi e arrampicare dove voleva se se la sentiva. A volte erano gli altri a preoccuparsi per lui perché non sapevano cosa sapeva fare. In realtà è sempre stato consapevole delle sue capacità e noi abbiamo sempre cercato di incoraggiarlo a provarci. Comunque non si è mai fatto male da pronto soccorso.
E quest’anno siamo arrivati a mandarlo a scuola in bici da solo!
Se penso che ha imparato ad andare senza rotelle a 9 anni compiuti….
Lo stesso hanno fatto i genitori di Pablo Neruda… e guarda ora dove è arrivato!
…e prossimo step: giù dallo scivolo…. di testa !
Garantisce Mirco 😉
Ciaooo
Sicuro! Mi piacerebbe vederlo mentre lo fa ! un abbraccione a voi!
ciao Daniela! Hai lasciato arrampicare Emma senza allungare le mani io ho messo i coltelli a tavola senza allungare le mani….a piccoli passi anche noi mamme eh….!!
Esatto Chiara! a piccoli passi… e se qualcuno ci fa pensare e ritarare il nostro modo di agire, ecco che quel passo in avanti ne fa susseguire tanti altri.. felice di questo vostro/nostro traguardo! un bacione!
Emma, è una gioia vederti crescere e fare tutti questi progressi;-)
Grazie Eleonora… un abbracciollo da parte di Emma!
Un amore, amore puro.
Moky! com’è che mi eri finita tra lo spam! con questo fantastico avatar che hai? grazie, lo è davvero la mia Emmina! Questa sera mia madre l’ha accompagnata a letto, e mentre era in bagno con lei, ed Emma cantava per lei, le ho sentito dire: Emma, sei fantastica, se non esistessi ti dovrebbero inventare… proprio così come sei!”
E io concordo assolutamente!
Ciao! e di sicuro sbircerò il tuo blog!
Brava Emma! E che bimba temeraria! Vedo che ha imparato presto a scendere dallo scivolo a pancia in giù! 😀
Lo è! Tieni presente che ha dei genitori, come dire, agitatielli! E che soprattutto la lasciano sperimentare.. Cosa che reputo fondamentale per le loro scoperte libere..
Giusto, giustissimo!
I love you Emma <3
We too you!
GRANDEE……Bacissimissimi.
A-ri-baci a te!!
meravigliosa e grande Emma!
Grazie Isa… un abbraccio e buona notte!