Mamma, che bello domani torneró a scuola! Rivedrò le mie maestre e i miei compagni!
Sono felice che tu non veda l’ora. E non pensi sarà strano mantenere un metro di distanza, igienizzare spesso le mani, indossare la mascherina?
Io a volte non riconosco le persone con addosso la mascherina.
Ma nooooo mamma, basta guardare bene bene gli occhi. Guardarli bene perché non sempre capisci cosa ti vogliono dire. E allora impari una cosa nuova, impari a non scappare via con lo sguardo. A guardare nel profondo.
A volte puoi sentire che ti parlano, ancora più delle parole. Anche gli occhi dei grandi, sai?
Hai ragione bambina mia. Forse negli occhi dei grandi potrai scorgere paura e apprensione, tipo quando fai una cosa nuova e non sai se la stai facendo bene, e ti prende quella stretta allo stomaco. Hai presente?
Si.
E sulla distanza da rispettare, cosa mi dici?
Nessun problema! Sai quante cose si possono mettere dentro una distanza grande così?
Io dirò alla maestra quello che mi dici tu, quando sento la tua fiducia. Quando sei vicina senza toccarmi e senza sostituirti a me.
Diró ai grandi che saremo noi bambini ad insegnare loro come fare le cose, piano piano.
E in quel metro metteremo voci, sorrisi, idee nuove, corse senza mai prendersi, parole per prendersi cura, nuova conoscenza.
Si bambina mia, forse, domani, sarà una scuola nuova, con un nuovo modo di stare insieme.
Perché basato sul nuovo modo di porsi l’un l’altro e sul coraggio di immaginare alternative.