Lunedì 9 luglio ore 4.50… ring ring ring…
ce la posso fare ad alzarmi…
ore 5.00 … ring ring ring
sì, ce la faccio, inizia il nostro special mom’s tour!

Caricata la macchina con le ultime cose per il viaggio, siamo pronti a partire, prelaviamo i bambini dai loro letti e li depositiamo sui seggiolini auto, sperando (ma con poca convinzione) che possano continuare a dormire…

seeeeee! sicuro!

Destinazione Piacenza, dove finalmente conoscerò Veronica e il suo JJ. Il gps ci porta dritto dritto davanti a casa loro, e subito noto qualcuno seduto sulle scale, che appena capisce chi siamo salta in piedi e ci viene incontro… in effetti Jacopo, che di solito è un dormiglione, è da parecchio tempo che ci aspetta, perchè non vedeva l’ora di conoscere Tommaso. I due si presentano e subito vanno in camera a giocare, come solo i bambini riescono a fare, al di là degli imbarazzi iniziali che solitamente un pò frenano gli adulti.

Ma non è certo il caso mio e di Veronica… ci guardiamo dritto negli occhi, emozionate di poterci finalmente abbracciare, e ci stringiamo, assaporando dal vivo quell’alchimia che fino ad ora ci legava solo virtualmente.

Mi mostra la sua bellissima casa, che davvero rispecchia il suo modo di essere: la cura dei particolari però unita all’imprevedibilità del caso e alla leggerezza che contraddistinguono questa bellissima e spontanea ragazza. Ovunque si respirava “Vero”!

E tutti i nostri discorsi, così sinceri e spontanei, senza quel velo di “non ti conosco e non mi permetto di contrariarti”… siamo diverse e uguali allo stesso tempo, ognuna con la propria storia vissuta ma la stessa voglia di felicità, non forzata ma semplicemente ritrovata nelle piccole cose … e proprio la capacità di dirselo è stata preziosa.
I nostri bambini giocavano insieme, plasmandosi l’uno all’altro, coinvolgendosi e coinvolgendo, creando battaglie e personaggi fantasiosi…

ehm… in effetti non solo i bambini…!

E quando è arrivata l’ora di salutarsi il tuo Jacopo si è fatto serio, ha stretto forte forte Tommaso, gli ha fatto dono di suoi 3 preziosi giocattoli e poi è sparito in camera, per tornare con in mano una sua foto tessera, di quando era piccolo… L’ha messa in mano a Tommy e gli ha detto “questa è per te” quasi volesse sugellare un patto d’amicizia duraturo nel tempo…
Il tuo gesto mi ha commosso JJ, e ha contribuito a disegnare in modo ancor più preciso l’idea che mi ero fatta della tua bellissima famiglia, di quello che sei grazie a loro, alla tua mamma e al tuo papà, al tuo andare oltre il tuo essere un bambino diverso dagli altri, unico, proprio perchè tu lo dici apertamente…

io sono nato così!