Ricordo che quando da piccola avevo la febbre mia madre mi teneva a letto, a riposo, niente cibi pesanti, niente doccia, guai a lavarsi i capelli. E io mi trascinavo dal letto al divano per vedere i cartoni, con flebo e flebo di the al limone e i capelli a dreadlock. Cercava di tenere distante mia sorella proprio perchè non ci appiccicassimo il virus, ma immancabilmente ce lo passavamo.
Ora le abitudini sono cambiate, la pediatra di Emma consiglia di uscire con la febbre, di portare fuori i bambini perchè proprio l’aria fresca contribuisce a far abbassare la temperatura, e di assecondarli se hanno voglia di fare, perchè loro sanno regolarsi…

loro…

Ma nel momento in cui la temperatura si fa troppo elevata, quella del sole intendo, allora carico borsone dei giochi, borsa con gli asciugamani (che puntualmente nemmeno stendo sulla sabbia) e me ne torno in appartamento. Devo dire che Emma pare accettare di buon grado la proposta…

Nel pomeriggio Emma ha 39,3 di febbre e decido di darle la tachipirina. Passa un’altra notte agitata, durante la quale si sveglia spesso, chiamandomi e chiamando suo fratello che dorme nel letto di fronte. Ora 5.20 è sveglia come un cardellino, fresca e senza febbre, e quasi quasi penso alla mia amica Giulia che, abituata agli orari del suo Matteo, spesso va in spiaggia all’alba… potremmo anche noi…

naaaaa…!

Cerco di rigirarmi nel lettone insieme a loro, cantando una ninna nanna e ritrovandomi ad essere l’unica a dormire, ma di dormire proprio non c’è verso: Emma mi pettina i capelli, Tommaso ha fame, Emma che mi dice che deve fare pipì, Tommaso vuole andare a vedere un cartone (alle 7.00)…! ma io oggi proprio non ci riesco ad alzarmi, mi sento la testa pesante, un certo dolorino diffuso alle ossa, poca fame (e non è da me)

Insomma, oggi la febbre l’abbiamo pure io e Tommaso!
Ma non erano cambiate le cose  rispetto ad una volta?

Emma-untrice!

Ma con un musetto così… come non ci si può sbaciucchiare di continuo?