Oggi c’era la festa della famiglia, organizzata dall’asilo di Tommaso. Io mi sono cimentata nel truccabimbi e devo dire che è stato proprio divertente! Insieme a 2 ragazze avremo truccato 60 bimbi… era bello vederli in fila ad aspettare il proprio turno, più o meno pazienti, domandandosi a vicenda cosa si sarebbero fatti disegnare, e dove. Chi un diadema da principessa, chi una farfalla, un fiore, uno squalo, un polipo e ragni e teschi.
Ma non vi voglio parlare della festa.
Vi voglio parlare di una amica, che ho incontrato dopo tanto tempo, e che quando è nata Emma mi è stata tanto vicina.
Ha avuto un periodo difficile ma oggi l’ho vista di nuovo bella, solare proprio come me la ricordavo, simpatica e, come si definisce lei “il giullare di corte” di sempre.
E’ una ragazza forte, che davvero cerca di aiutare tutti, anche con le cose più piccole, solo per farti sapere che
Lei c’è, e su di lei puoi contare
Ma quando abbiamo parlato di come stava, di come si fossero risolti i problemi che aveva all’ultimo nostro incontro…
beh, lì mi ha raccontato l’inaspettato. Io ero a conoscenza dell’ 1% di tutto, e mentre parlava mi vedevo scena per scena ciò che aveva vissuto, per colpa di altri, senza meritarselo, e le ripercussioni sui suoi bambini.
L’essere catapultata in una realtà diversa da quella che hai vissuto fino al giorno prima, il renderti conto che ormai non puoi più recuperare, il danno è fatto, anzi, l’hanno fatto…
cosa hai passato cara…
Ma più io ero angosciata e con gli occhi lucidi più lei mi diceva che stava bene, che era forte, che si era riuscita ad adattare, e che già le cose stavano migliorando, anche solo di un po’…
E il suo lungo abbraccio mentre ci salutavamo era di forza e speranza, significava
“ho scovato le mie risorse inaspettate e ho imparato ad usarle per bene, perchè i miei bambini sono la mia vita e grazie a loro so dove voglio arrivare…”
Ti stai riprendendo dal tuo tzunami personale, e io sono orgogliosa di prenderti come esempio di donna che davvero non molla mai… grazie!
Oggi mi hai dato una lezione di vita.
E sapete che disegno mi ha chiesto la sua bimba, da disegnare sul suo bel visino?
…una stella cometa
Io sono dell’idea che la felicità, la serenità, non dipende da quante cose, materiali e non, che abbiamo, ma il buon uso che facciamo di ciò che possediamo! Molte volte basta poco per realizzare tanto, se c’è la volontà, a volte con molto non si realizza nulla….!
Sì Eliana, a volte basta davvero poco… fa pensare, giusto?
Verissimo, la capacità di adattamento umana è una delle qualità che hanno fatto si che diventassimo quello che siamo…questo non vuol dire spostarsi quando piove, ma costruirsi un ombrello per poter vivere all’asciutto quando invece ci saremmo bagnati…E’ logico che quando c’è il sole è tutto più bello…invece avere l’ombrello può essere scomodo…ma vuoi mettere una bella passeggiata ad assaporare il profumo della pioggia, a giocare nelle pozzanghere…e poi…dopo un pò che cammini …l’ombrello manco ti accorgi più di averlo…
Che bella metafora ALessandro! mi piace proprio, anche perchè io adoro proprio camminare sotto la pioggia e schizzare le pozzanghere! Ci si adatta e ci si stupisce delle proprie capacità, magari dicendosi pure “sono stato bravo…” e la propria autostima ringrazia!
Come hai ragione Vero…è una consapevolezza che ti matura dentro, e che davvero puoi realizzare a qualsiasi età. Basta credere nelle proprie capacità e risorse.
Grazie, i tuoi interventi sono sempre illuminanti!
L’uomo ha una capacità di adattamento infinita e se vive momenti “difficili”, se lo vuole, se lo desidera, può trovare in se stesso tutte le risorse utili per vivere con pienezza!
Spesso è una questione di consapevolezza e volontà…
Questo post è l’essenza di tutto quello in cui credo…