Emma ha 2 mesi e decido di fare un corso di massaggio indiano, di quelli fatti con l’olio tiepido e la musica rilassante di sottofondo… ci accoglie Cristina, un amica pedagogista che ho avuto modo di conoscere durante una serata relativa alla gelosia tra fratelli, tenutosi nell’asilo di Tommaso.

Ci sediamo in cerchio, la luce è soffusa, nell’aria si sente quel profumo dolciastro e delicato dell’olio da massaggio. Ci presentiamo e ognuno presenta i propri bambini.

Tocca a me… a noi, e nel pronunciare il nome di mia figlia mi viene da piangere, lei, insaspettata, indifesa, speciale, che chiede solo amore. Piango, e sento l’abbraccio di tutte le mamme presenti, che mi capiscono e confortano.

Emma mi guarda, con la testina appoggiata nell’incavo dei miei piedi nudi, la posizione a culla, e mi sorride portandosi i pugnetti alla bocca… io le sorrido, e mi sento leggera, svuotata da ancora un pò di negatività (ce n’è sempre meno) e fiduciosa… se lo merita questo mio piccolo cuoricino!

Visualizziamo delle foto, e io scelgo quella con le foglie che cadono, per poi lasciare posto ai nuovi germogli… Mi sento color arancione, e mi infonde una bellissima calda sensazione di calma.

Alla fine del massaggio Cristina ci chiede il perchè del nome scelto per i nostri bambini, e a me viene in mente quando in piscina, incinta di Tommaso, l’insegnante ci coccolava facendoci galleggiare leggere in acqua, e ci faceva ripetere il classico mantra “ommm…” e ci faceva notare come, in tante lingue, la parola “mamma” inizia proprio per “m”…

“ommm…”

Tommmmaso…. Emmmmma. I bambini nati dal mio, dal nostro amore.