Questo post è dedicato a te mio giovane amico… perchè quando ti ho salutato a Lignano ti ho promesso di farmi sentire, e ancora non l’ho fatto…
non ti ho ancora inviato le bellissime foto che vi ho scattato, (ma per inviartele via mail le devo ridimensionare tutte, perchè pesano parecchio e sono parecchie!)…
nemmeno ti ho aggiornato su come stanno Emma e Tommaso…
Ti chiedo scusa e cerco di rimediare…
Quando ti ho conosciuto, avevo in mente le parole di mia madre, che da una settimana ti vedeva girare in giardino e ammirava il tuo modo di fare, ma mai mi sarei aspettata un ragazzino tanto speciale, che parlava ad Emma con quel tono, guardandola negli occhi, alla giusta altezza, seguendola nei suoi spostamenti spiaggistici con una pazienza incredibile.
Insomma Carlo, questo post è tutto per te… con tutto il mio affetto!
Ti ricordi le nostre chiaccerate, Carlo? Quando mi raccontavi la tua vita di 12enne? Tu che preferisci stare con gli amici piuttosto che davanti a computer e a tv, tu e il calcio, la Juve… Tu e i tuoi sogni per il futuro… fare il giardiniere, il (non mi ricordo la seconda opzione!) o lavorare con i bambini disabili… Mi piaceva parlare con te, il vederti giocare come un qualsiasi ragazzino… e poi quando arrivava Emma pareva ti illuminassi, mi dicevi “ah tranquilla, stai pure là che ad Emma ci penso io“, e nelle tue parole ci credevo, perchè sei un bambino che ispira fiducia, con quel sorriso, quegli occhi sinceri…
Ti ricordi quando Emma ha imparato il tuo nome, e ti chiamava dalla terrazza, passando davanti alla tua palazzina, o in spiaggia?
“Callooooo!”
E tu c’eri, sorridevi paziente e andavi da lei…
La tua mamma mi raccontava di te, di come tu fossi attirato dalle belle persone… in questo le do ragione, forse in Emma hai riconosciuto una giovane piccola anima buona, che aveva tanta voglia di esplorare il mondo circostante, senza essere costantemente presa in braccio, o trasportata a forza, cosa che spesso vedo fare alle bambine più mammine, che trattano Emma come una bimba molto più piccola della sua età…
tu le davi la possibilità di scegliere!
Ti ricordi questa giornata di salti in spiaggia? Le tante foto che vi ho scattato, i fermo immagine aerei, le prove di capriole, i lanci della sabbia…
Ne avrei tantissime di foto da mettere (e appena riesco prometto di inviartele), ma ho scelto solo quelle più significative…
Questa sera, ripensandoti, ripensando a come quando ti chiamavo “giovane pedagogista” ho trovato la spiegazione adatta a questo termine che ti ho appioppato e a cui tu non davi un significato preciso… E’ stata la mia amica Sabrina a suggerirmelo, modificandolo per poterlo far calzare addosso ad un ragazzino di 12 anni…
“Giovane pedagogista, nel senso di piccolo grande esperto di amicizia nel mondo dell’infanzia”
E come spesso accade Sabrina ha capito benissimo cosa volevo dire!
Grazie ancora Carlo, spero di ricevere presto tue notizie, un caro saluto alla tua mamma e papà, (ai quali ho già espresso la mia ammirazione per quanto ti hanno dato) ad Alessandro, e un abbraccio stretto stretto a te…
Di sicuro Emma te lo darebbe avvinghiandosi a te “come una simieta!”
Ciao Daniela ,
sono la mamma di Letizia , arrivo un po’ tardi dalla pubblicazione .
Anche Letizia ha conosciuto un Carlo in prima elementare. Lui faceva la quinta. Aveva sempre un saluto una parola un sorriso per Letizia . Un ragazzino di una dolcezza e cura uniche. I suoi occhi sempre sorridenti difficile da dimenticare anche negli anni. Chissà forse è lo stesso Carlo, o non lo è , ma ugualmente sarà per le nostre figlie un ricordo prezioso da tenere nel cuore.
Ciao Paola
ciao Paola!! chissà… magari è davvero lo stesso Carlo, ma se anche non lo fosse, come dici tu, il suo ricordo è stampato nei loro cuori. Vorrei tanto mi rispondesse, perchè pure io ho stampato nel cuore il suo bel sorriso e il suo modo di fare… avevo chiesto a sua madre se me lo affidava per un po’! eheh..
Ma che bella storia!
Mi verrebbe anche voglia di conoscerlo questo giovane pedagogista…
In effetti é vero, la maggior parte dei bambini più grandi o non si interessano per niente a Luna (di solito i maschi) oppure “giocano” alle mammine (soprattutto le femmine) e la prendono in braccio e le fanno fare cose come fosse una bambola. semplicemente perché non parla molto e spesso si lascia fare.
per fortuna ultimamente il suo caratterino si sta affermando anche con estranei e anche se non é in ambienti noti.
E quindi non si lascia più trascinare in braccio, e adotta la sua soluzione migliore : si liquefà e si butta per terra, impossibile raccoglierla, ci vorrebbe un cucchiaio!
Guarda Veronica, davvero era sorprendente vedere la sua attitudine!
EHh vedi che è comune la situazione? Queste bambine, che di sicuro non lo fanno con cattiveria, abbracciano, stringono, tirano, e le nostre bimbe, ma penso qualsiasi bambina introversa e che non parla bene, si blocca, e il disagio lo manifesta apertamente…
La scena di Luna liquefatta poi… hahaha! hai proprio ragione! Ora ho un altro termine per descrivere Emma spatasciata!
Questa cosa di spalmarsi a terra quando non vogliono mi sembra proprio una caratteristica comune anche se ogniuna di noi la chiama in modo diverso…. liquefarsi, spatasciarsi, spalmarsi…. simpatica questa cosa!
Chissà se è tipica della sindrome o dei bambini in generale.. Tommy non lo faceva..
Non saprei, effettivamente nemmeno Matteo lo faceva…….
Eh infatti..!
Che bello sentire che dei ragazzini così giovani hanno un cuore e un’anima così belli e sinceri, fa bene anche ai nostri di cuori!
Ciao Eliana
Eliana hai ragione… e questi compliementi se li merita proprio!
Una personalità già così matura e indipendente “dal coro”, non posso che pensare che questo bambino arriverà lontano. Tanta sincera ammirazione per lui e per i suoi genitori. Speriamo che i nostri figli si sappiano sempre circondare da amici così.
Sì Chiara… è bello conoscere persone così uniche… davvero quel ragazzino mi è rimasto nel cuore… e il suoi genitori erano così “easy”, avevano concesso loro tanta autonomia… evidentemente se la meritavano!
Bravissimo Carlo!…anzi come direbbe Emmina, Callo! 🙂
hihi…! Callo… non vedo l ora che mi risponda!