Settembre.
Io l’ho sempre ritenuto un mese di cambiamento, di trasformazione.
Le vacanze sono finite, il gran caldo è ormai passato, di sera ti rendi conto che si dorme meglio se sopra alle lenzuola hai anche una copertina leggera e ti poni ormai il dubbio
“canottiera sì o canottiera no?” Dubbio lecito se hai una bambina che al primo freddo si prende il raffreddore … ma temo che la colpa sia più da attribuire ad un infanzia di canottiere in caldo cotone infilate nei pantaloni “perchè altrimenti ti ammali”…
vero mamma?

piede bambino con sindrome di down

Mese di buoni propositi.
Voglia di mettersi a dieta, io che sono una delle poche persone che in estate mangia alla grande anche con 40°.
Fare più moto, magari qualche camminatina a passo spedito, perchè a me non piace proprio correre, e in questo la mia amica Katia mi ha promesso il suo personale impegno, tre volte alla settiamana.
E’ tempo di cambio armadi, tempo di disfarsi di quel capo che ad ogni stagione riponi sul giusto ripiano perchè tanto avrai occasione di rimettere e mai lo rimetterai, di quel paio di scarpe che ormai hanno dato, o di quella borsa a cui sei affezionata ma chiama la pensione.

I miei bambini il grande cambiamento settembrino lo hanno già fatto.
E di passi in avanti ne hanno compiuti molti.

Tommaso ha iniziato la scuola primaria. Ha già capito quanto potente è saper leggere e scrivere, ma ciò va a scontrarsi con la regola dello stare seduti per molto tempo ed ascoltare per apprendere.
Ha imparato ad allacciarsi le scarpe con il doppio nodo saldo saldo, a tagliare il cibo con il coltello, e qui ci sta un grazie ai coltelli Miracle Blade dello chef Tony!
Gioca di continuo a fare la lotta, la battaglia coi cuscini, con il papà e con chiunque gli capiti a tiro, potente mezzo per la sua personale affermazione.
Ha iniziato a sviluppare il senso del pudore, a rifiutare gli eccessivi abbracci e le smancerie, a chiedere di vedere cartoni animati più da grandi per poi comunque guardare contento i Teletubbies insieme alla sorella.
Ha avuto il suo primo incidente con la bicicletta, centrando un tombino che l’ha sbilanciato in discesa, ma si è fatto coraggio ed è comunque andato a prendere Emma in asilo, e si è fatto i 5 km di ritorno, di cui 1,5 in salita, senza mai scendere dai pedali!

Il mio ometto…

Emma è diventata dei grandi all’asilo nido, è un pinguino perchè il pinguino è il personaggio di un libro sulla diversità che la direttrice ha scelto come filo conduttore per quest’anno. Grazie Mary…
Emma è una continua scoperta, ogni giorno …
Quest’estate ha fatto passi da gigante nel movimento, camminando sempre più sicura, salendo e scendendo le scale appoggiandosi al muro, abbozzando le prime corse.
Nell’autonomia personale non ha più bisogno di un bavaglino/lenzuolo per non sporcarsi mentre mangia da sola, ha imparato a bere dal bicchiere, a dare i baci con lo schiocco.  Ha tolto il pannolino, avvertendo quando scappa e pulendosi per bene, come una vera signorina (è il quantitativo di carta usata per l’azione che è ancora da calibrare!)
E’ vero che qualche incidente ancora capita, ma va bene così!

E’ diventata più immediata, nel prestare attenzione e nel fare qualcosa che le viene chiesto, ma soprattutto nell’imitazione

     

E’ intenzionale, nel voler compiere un azione e nel volere che tu la compia insieme a lei, tant’è che ti prende per mano oppure ti spinge da dietro, per portarti dove desidera.
Inizia a parlare molto di più, al ritmo di una parola nuova al giorno, cercando di combinarne più di una insieme. E’ vero che di sicuro va interpretata e per un estraneo non è di immediato significato, ma per chi ha un orecchio attento… la si capisce eccome!

Passi in avanti… progressi… gesti che suscitano stupore perchè a volte noi stessi siamo legati allo stereotipo che i bambini con sindrome di Down debbano raggiungere determinate abilità secondo uno scadenziario prestabilito… o non le debbano raggiungere affatto.

Ma noi abbiamo un segreto… chissà se leggendo i miei post si capisce qual’è…