Come ho già detto in qualche altro post l’Asl del nostro comune non ci segue più di tanto. Non so se è una questione di procedura, o di mancanza di fondi, fatto sta che Emma si limita a fare mezz’ora di logopedia, ogni 15 giorni. Se faccio il confronto con tante mamme amiche, che hanno sedute almeno una volta alla settimana, se non due, il dubbio mi viene…
Emma sta facendo abbastanza? Oppure dovrei chiedermi Io sto facendo abbastanza?
Ma in effetti questa domanda non me la faccio più. Mi è passata la smania iniziale di cercare il metodo perfetto, proprio per sopperire a questa mancanza di assistenza. Ho scoperto di essere molto più a mio agio con una metodologia, piuttosto che con un metodo. E quindi me ne sono creata uno mio personale, prendendo qua e là, facendo miei i tanti buoni consigli del dott. Lagati e del suo Corso per Corrispondenza, alcuni esercizi dell’utilissimo metodo Feuerstein (senza però applicarlo alla lettera), e molte nozioni di pratica psicomotoria che affermano che in condizione di piacere si ha il massimo apprendimento.
Metodo in continua evoluzione. E l’ultima modifica la faccio grazie a Sandra e al suo interessantissimo sito wecandoallthings, che sento spesso via web e che dispensa consigli preziosi, praticamente ogni giorno! Sandra è una mamma/insegnante, ha giornate di 36 ore, 4 figli, una casa enorme e la bellissima Adeline… beh Adeline è pazzesca… addirittura legge!
Sandra mi ha spiegato che da lei non sono molti i dottori che credono nei bambini con sindrome di Down, e che ha scelto di fare da sè, con risultati sorprendenti! E addirittura trova il tempo per dare consigli personalizzati pure a me…!
Io sinceramente non ho la sua costanza, non ho le sue energie, non ho i suoi programmi tradotti in lingua italiana… quindi mi accontento di far fare certi esercizi nei momenti che reputo opportuni, magari mentre cucino, o se siamo in sala d’attesa per qualche visita, nei momenti in cui vedo che alla proposta “Emma, giochiamo con i colori?” Emma mi risponde con un sonoro ed entusiastico “sciiii!”
Questi esercizi servono ad accoppiare i colori, (io uso solo i 4 principali per ora) tra di loro o con oggetti dello stesso colore, ma soprattutto (e qui il consiglio viene dal Feuerstein) per far sì che presti attenzione a ciò che sta guardando, ampliando il suo campo visivo da destra a sinistra, focalizzando la sua attenzione, migliorando la motricità fine. Ripeto spesso il nome del colore, e alla fine dell’esercizio lo ripeto insieme a lei, puntando il dito e nominandolo, assicurandomi che stia guardando ciò che indico. Leggo anche la parola scritta, per abituarla alla letto-scrittura.
Se vi interessa qui ci sono i pdf dei file che ho creato:
tavola colori
quadrifogli colorati
Con i quadrifogli ho anche fatto questo semplice puzzle (sempre grazie a Sandra), tagliandoli a metà e facendoli posizionare su questa lavagnetta magnetica (ricavata incollando un foglio magnetico su un vassoio di plastica, che si può anche portare in giro). Sotto ai fiori ho incollato un magnete.
Esercizio simile, per allenare la presa a pinza solo che cambia la prensione da applicare afferrando i ponpon, (che ho acquistato in un colorificio fornito per il faidate) che con le mani a presa di polenta scappano ovunque…
Ecco il file pdf
farfalle colorate
Che faccina soddisfatta eh? Con tanto di auto-applauso!
Con i bicchieri presi col prosciutto Ferrarini (che Giova non sopporta!)
Ecco il file pdf
colori
Ah, il tutto è stampato su cartoncino bianco e plastificato con questo divertentissimo attrezzo, la plastificatrice a freddo, che plastifica magicamente in un secondo! Ormai ne ho un’autentica dipendenza!
Graaaazie del materiale…fino adesso mi ero arrangiata con le mie doti artistiche…
Bellissimo vedere Emma così soddisfatta 🙂
E ora Giuliano vuole comprare anche una plastificatrice … ( meno male che non finirà nel bagagliaio della nostra macchina ah! ah! ah! 😉 ).
Però devo farti un appunto: sapevo che era meglio per le scritte usare lo stampatello maiuscolo.
Sai qualcosa al riguardo ???
Un abbraccio e buon divertimento…colorato!
Ne sono felice Giusi! Almeno gli anni di grafica fai da te con un programma sfigatello rispetto ai vari photoshop o illustrator sono serviti!!
Nel prossimo post metto un sacco di flashcards, animali, cose di casa, vestiti (magari un pò da bimba in effetti), azioni, ma io li trovo utili, se usati come gioco. Pensa che a bibione la ragazza che seguiva Elena, la nostra insegnante di danza, mi ha suggerito di combinarle inseime a caso. tipo mettendole in un sacchetto, e pescandole, magari coinvolgendo anche i bambini più grandi. Così ne esce fuori una storia pazza da ridere, ma che magari aiuta i nostri bimbi a sviluppare qualche parola in più!
Sullo stampatello minuscolo mi ero fatta la stessa domanda, sapendo che poi alle elementari usano il maiuscolo. Anche la neuropsichiatra di Bibione usava il minuscolo, ma non ricordo la motivazione. Mi informo così nel prossimo post non sbaglio, ok?
un abbraccio grande, vai di plastificatrice che secondo me pure a Nadia piace tanto!
e di sicuro Giuliano non la stiva nel bagagliaio… o sì??????
che gioco bellissimo!!! visto come si diverte Emma, mi vien voglia di tornare indietro al tempo di quando i miei figli erano piccoli…. magari un giorno mi fermo da voi a giocare anch’io! 😉
Evviva il gioco dei bambini da grandini!!! sai dove abito, lo sciroppo di sambuco è sempre in frigo, suona pure alla porta!!!
Brava Emma!!!
Condivido anch’io la tua metodologia. nemmeno io riesco a seguire un metodo, non ce n’é nessuno che si adatti alle nostre esigenze, e anzi penso che ognuno debba trovare il “suo” metodo, mescolando concetti provenienti da varie fonti e adattandole ai tempi e alle energie che ognuno ha a disposizione.
Certo che guardando il sito di Sandra (e anche altri…) mi sento spesso un po’ inadeguata. vorrei fare di più, ho tante cose in mente e progetti in corso che qualche volta mi sembra di non arrivare da nessuna parte.
Per fortuna poi vedo Luna che cresce e progredisce e mi dico che alla fine così male non sto andando!
P.S. Voglio anch’io la plastificatrice!!!…giusto un consiglio. perché “a freddo”? é meglio di quella a caldo?
Veronicaaaa! appena ho letto il tuo commento ho detto “ma acc… e il link al viideo di Luna?” Quando ho pensato di fare il post lo volevo fare, e poi mi sono persa via… quindi stai sicura che aggiungo il tuo link nell’articolo!
So bene che io e te procediamo in sintonia, proponendo metodi, mostrandoli, senza prenderne completamente parte… è giusto? non è giusto? non lo so… ma così mi sento tranquilla.
Beh, se si guardano i progressoni… hai visto il video di Nella di Kellehampton che dice un sacco il nome di un sacco di flashcards? è logico, ci sono esempi iper, ed esempi ipo… che dici… noi si sta nella terra di mezzo (un termine della mia amica speciale Chiara G.)? io adoro gli hobbit!!!
eh sì, la plastificatrice è fighissima! non so perchè a freddo, così me l hanno consigliata al negozio Buffetti, con tanto di dimostrazione su due piedi.
– inserisci foglio
– giri manovella
– esce foglio plastificato
!!!!!!!!!!!!!!
figurati che ora vorrei fare pure un lavoretto facile facile per addobbare le finestre per Natale, che può fare Emma tranquillamente…
Ma, domandona, tu non sei su facebook?
Ciao, ti ricordi di me? Non scrivo tanto ma ti leggo… Sono la mamma di un bimbo con ritardo psicomotorio… io non ho ancora superato quello che tu dici… “ma farò abbastanza?” “ma lo stimolerò a sufficienza?” … ho letto tutto d’un fiato questo tuo post, con i suoi suggerimenti di giochi, il link al sito … una vera miniera di suggerimenti. Copierò… e vi penserò. Un abbraccio a te e a Emma meravigliosa.
Ciao Micky! certo che mi ricordo di te, sei la mamma amica di Mammafattacosì, che sta imparando a rallentare… giusto?
guarda, mi confronto spesso con tante mamme che a loro volta non sono seguite come vorrebbero/penserebbero dalle varie asl. e quindi ci si scambia consigli, link, opinioni… ci sono tanti metodi, come dicevo nel post io dentro ad un metodo mi sento stretta, quindi preferisco imparare da tanti. Proprio oggi la mia pediatra mi diceva che ci sono degli studi sui neuroni a specchio che dimostrano un progredire “sbagliato” nei bambini iper stimolati rispetto alle loro tappe naturali, sia con disabilità che senza… io penso che in cuor nostro la risposta l abbiamo. Magari il dubbio, piccolo o grande in base al momento o al progredire dei nostri figli rimarrà là, per riaffiorare in tante occasioni… io gioco con Emma, un pò come guardare i libretti, con le varie flashcards (metterò il pdf al prossimo post) e assecondando la sua voglia di fare o meno. E mi pare funzioni!
Quindi copia, stampa, usa e magari sorridi nel farlo, esagerando con i complimenti in modo da non far risultare un esercizio una pizza noiosa…!
PEnsaci, leggici e magari scrivici, noi siamo sempre qui, a portare un raggietto di sole…!