Qualche notte fa, mi sono alzata per riportare Emma nel suo letto, e al buio e scalza, sono caduta dalle scale.
Una di quelle cadute pesanti che ti lasciano senza fiato, il bordo dello scalino sul mio fondoschiena, un dolore cosi lancinante da dover alzare le gambe contro il muro per non svenire.
Ancora oggi sono dubbiosa se ho lussato o no il coccige, mi dico “passerà” e non vado a fare le radiografie, ma il dolore, specie con certi movimenti, mi ricorda che forse è il caso che vada.
Intanto penso… forse quanto accaduto ha qualche significato in più?
Forse questo “fermati!” forzato è capitato in un momento in cui mi sentivo un po’ oppressa?
Forse…
Liste infinite di cose da fare, che non riesco a portare a termine, progetti iniziati che non vanno nel modo in cui vorrei e progetti pensati che non si possono realizzare con il mio unico sforzo, nervosismo, poca pazienza, poca voglia di giocare con i bambini…
Il giorno dopo la caduta mi sono forzatamente fermata e ho iniziato a mettere sulla bilancia cosa potevo lasciar andare e cosa no, per poter alleggerire quella brutta sensazione che sentivo dentro.
Solitamente non è una cosa che riesco a fare da sola, sento il bisogno di confrontarmi (e farmi confortare) da Kalinka, e insieme visualizziamo i piatti della bilanci con i pro e contro di ciò che analizziamo.
Prendiamo una situazione, discutiamo la soluzione, e pensiamo alla sensazione che ne scaturisce una volta presa la decisione.
“1. Imparare a rallentare
Per evitare di correre tutto il giorno, cominciate presto la giornata, alzandovi di buon’ora. Ogni mattina, dedicate mezz’ora alla meditazione o alla lettura di brani ispiratori e alla riflessione. Non permettete intrusioni di nessun tipo in quello che è il momento più prezioso di tutta la giornata.
Fate colazione con molta calma.
Organizzatevi in modo da arrivare sempre in lieve anticipo, a prescindere dall’impegno che vi aspetta.
Semplificatevi la vita: non pretendete di fare più di quello che le vostre forze vi permettono. Cominciate con l’elencare le varie attività, poi vagliate l’elenco e depennate tutti gli impegni inutili o che non forniscano un effettivo beneficio.
Non cercate di fare l’impossibile, né di soddisfare ogni vostro desiderio. Attenetevi giorno per giorno agli impegni più importanti e ricorrete al mantra per non farvi distrarre.
Dedicate ai pasti il tempo necessario. Sedete sempre a tavola e gustate il cibo in compagnia. Ripetete il mantra prima di mangiare e masticate lentamente.
Non lasciatevi travolgere dalla fretta. Ogni volta che vi accorgete di correre, ripetete il mantra per aiutarvi a rallentare il ritmo.
Esercitate la pazienza.
Non fate fretta a chi vive e lavora con voi. Date loro tempo, in modo da concederlo di riflesso anche a voi.
Coltivate i rapporti interpersonali in ogni occasione: vi aiuterà a invertire il processo di spersonalizzazione in atto nel nostro mondo.
Passate meno tempo davanti al televisore.
Riducete gli impegni dei vostri figli. In questo modo semplificherete loro la vita, consentirete loro di godere appieno di quello che fanno e guadagnerete tempo anche voi.
È importante non confondere la lentezza con l’indolenza, che genera negligenza, temporeggiamento e generale inefficienza. Nel rallentare i ritmi, curate meticolosamente l’esecuzione dei dettagli. Date il meglio di voi anche nei compiti più banali.”
(Eknath Easwaran)
tratto dal sito Ciò che si muove non congela
La sensazione che ne scaturisce, è senza dubbio una … sollievo!
[…] sono andata finalmente a sistemarmi la schiena a seguito di una caduta avventuna un bel po’ di notti fa. Il fisioterapista da cui sono andata mi è proprio […]
Guarda che ti controllo e se non vai vengo a prenderti io!
ehm..!
Il mio commento è come tutti gli altri….mi accadono delle cose mi faccio delle domande e so che le risposte ci sono….arrivano puntuali le conferme….. tenchiù♥
E’ perchè io e te siamo connesse a distanza mia cara Sara…! un abbraccio!
Cara, le cose non succedono mai per caso, c’è sempre un perchè, sta a noi capirlo.
Io posso solo dirti di correre a fare le radiografie!!!!!!!
Un abbraccio Eliana
mhf… giuro che in settimana ci vado… mi sa che devo cara Eliana!