Ancora qualche giorno senza i bambini, nuovamente al mare con i nonni.
Avevo 3 grandi progetti da preparare, e senza orari, senza pranzi e cene necessarie per i bambini, ho potuto lavorare con maggiore serenità.
Questa volta però Emma non è così serena, mi chiama spesso, è più infastidita e dopo un po’ che è in spiaggia dice che vuole tornare a casa. Mentre Giovanni li salutava, “passando il testimone” ai nonni, Emma diceva “vengo a casa con te. Basta Lignano…mai più!”
Questa sua esternazione mi fa sorridere, mi stupisce, e mi fa pensare a quanta consapevolezza ha di se.
Ma non è abbandonata, non è tra braccia estranee, presto la rivedrò, e di sicuro il nostro abbraccio sarà ancora più intenso.
Credo profondamente in queste separazioni, necessarie per entrambe le parti, anzi, necessarie anche per i nonni, che vivono a pieno i loro nipoti, poichè in questo periodo separati fanno esperienze senza di noi, e creano ricordi che possono raccontarci. Unitamente all’essere un po’ viziati dai nonni..!
Ma ci tenevo tanto a portare a termine i miei progetti. Dovevo dar loro forma, pulendoli dall’emozione, buttandoli giù prima come uno schizzo su un cartellone, fino ad affinarli poi in un foglio di word.
Mi tornavano alla mente le parole della mia amica Sabrina che mi diceva che “vivo un po’ l’ansia di prestazione” ansia che colpisce soprattutto chi ha aspettative troppo alte e severe nei propri confronti…
Poi, mentre cercavo di calcolare alla perfezione tempi, esercizi e un complicato (ma molto di effetto!!) laboratorio, incontro una persona al take away giapponese. Lui fa il judoka, cioè pratica e insegna judo nella palestra che frequenta Tommaso. Non ho molta confidenza con lui, saluti e qualche parola scambiata, niente di più.
Ma mi piace, ha occhi luminosi e un sorriso sincero, e parlando di cosa entrambi stiamo facendo, gli racconto del mio progetto.
Lui mi appoggia una mano sul braccio e mi dice:
“Se posso darti un consiglio… non voler strafare. Non pensare a cose complicate, a voler incastrare alla perfezione tutto. Sìì solo te stessa. Io non ti conosco, ma si vede che credi in ciò che fai. E ogni espressione del tuo viso trasmette positività. Basta quello. Trasmetti il tuo saper essere positiva. Avrai già fatto tanto.”
Me ne esco dal ristorante con le mie confezioni di sushi e sashimi, pregustandomi già lo squisito sapore delle pietanze unite al mio amato wasabi, e rifletto sulle parole appena ascoltate.
Sì.
Domenica saremo tutti insieme a Bibione, alla settimana estiva organizzata dal dottor Lagati.
Questa volta ci saremo in veste Guardaconilcuore.
E proprio come dice Valentino… ci saremo semplicemente come siamo.
Yeeeaaahhh !! Bravo Valentino!!
Io la penso come te!
Daniela … peccato stare così distanti.. quante cose avrei potuto fare insieme a te!
naaaaa…. nemmeno andiamo d’accordo io e te…! nemmeno ci rubiamo i pensieri prima di parlare..! ti voglio bene!!