Emma guarda un canale di una famiglia che racconta qualsiasi momento della loro giornata.
Ho visto il video della loro routine mattutina. Io non la filmo ma la racconto.
Fidatevi, è di gran lunga differente!

Suona la sveglia. Sono le 6.45 del mattino.
A volte mi preparo io, con calma, vestita e truccata, solo da colazionare (ma ciò comporta il suono della sveglia 15 minuti prima). Perciò, giusto per non sbagliarmi, spengo la sveglia altre 2 volte e mi alzo alle 7.
Ritrovo comunitario in bagno, perchè se anche ora ne abbiamo 2 di bagni, è normale che tutti e 4 ci si trovi lì. Ognuno con le proprie esigenze e precedenze. La stufetta scaldabagno va a palla naturalmente. A maggio emigra in soffitta sennò ancora sarebbe in funzione.
Vestizione.
Tommaso cambia 2 felpe a settimana, quasi sotto tortura ” perchè tanto non sono sporche”. Mette un paio di jeans e non la tuta un’unica volta in 5 giorni. E solo perchè gli tiro qualche frecciatina sul senso estetico che le femmine notano.
Emma invece si cambierebbe 16 volte al giorno. Se potesse anche a scuola. Stiamo migliorando sugli accostamenti eh, ora avvicina felpa e pantaloni, inclina la testa per vedere se ci sta, e via. Discutibile, non proprio sobrio, ma può andare. Il pantalone leggero è sempre dietro l’angolo, tanto che mi tocca nasconderlo.
Ma lo sente il freddo mia figlia?

Colazione. Differenziata, perchè a lui piace la nutella ma a lei no. Quantomeno non al mattino.
Emma vorrebbe il prosciutto cotto, scaldo il pane, ma non troppo perchè poi diventa troppo duro e toglie la crosta del pane in cassetta nemmeno fosse vecchio di 8 giorni. Biscottino secco? Dai ti spalmo la nutella lì. Sì, lo ammetto, lo faccio io, alla faccia della presa a pinza, della regolazione della potenza di pressione affinchè il biscotto non si rompa e cada. Lo faccio io perchè NON TUTTO può essere stimolazione costruttiva.
Non sempre. Non appena svegli.

Così se il biscottino si spacca cade a me. E se cade, e vi assicuro che cade spesso, cade a faccia in giù naturalmente (la simpatica legge di Murphy).
“Succo di frutta? Ho preso l’ace. Eh no, quello di mela naturale è finito. Sai che il papà non può fare gli aperitivi alcolici con quello.”

Ma sì dai, un cartone animato prima di andare a scuola, così vi rilassate prima di andare a scuola.
…voi…
Oh che bellezza… un’ennesima puntata di Alvin. Quello stramaledetto nonsobenecomesipossadefinire scoiattolo che a paragonarlo ad un gatto negli zebedei è poco.
Tommaso però vorrebbe vedere Gumball. No. No. Tutto ma non Peppa Pig. Magari la puntata in cui la maestra libera la porporina dalla cassaforte e scatena l’inferno.
Ecco. Ti pareva.
Tommaso esce a piedi per andare a prendere l’autobus. Esce spostando il ciuffo a sinistra, tipico ciuffo in crescita da preadolescente.

Mi vesto, cremizzo, controllo lo stato delle rughe (sigh), mi trucco in 1 minuto e 18 secondi, tengo sott’occhio l’orologio e richiamo Emma in bagno.
Per il giornaliero lavaggio nasale. E la dose di fisiologica rispetto a questo lontano video è addirittura raddoppiata. Forse pure triplicata. In realtà ora ce la facciamo in casa, perchè un litro dura solo una settimana.
Ecco la ricetta della soluzione fisiologica: 9 grammi di sale ogni litro d’acqua bollita.
Contiamo cantando quanti moccioloni finiscono nello scarico del lavandino.
Cremina, profumo delle coccole della Trudi, pettinata e smollettamento selvaggio per riuscire a tirare in parte la frangetta che malauguratamente ti ho voluto fare, lavaggio denti.
E qui casca il palco.
Se esco sento lo spazzolino elettrico andare per sì e no per 12 secondi. Se resto lì e l’aiuto a togliere bene la placca, sembra la stia torturando. Raggiungiamo un compromesso (naturalmente in base a quanto siamo in ritardo sulla tabella di marcia): alla 3° musichetta dello spazzolino, può risciaquarsi.
Vabbè dai, quantomeno il colluttorio post dentifricio aiuta un po’.
Guardo l’orologio: 7.52. Grembiule, scarpe, giubbotto. E se c’era qualcosa da controllare sul registro elettronico? E sul diario di scuola?

argh…
7.59. Pronti via.

Dura la vita di chi è sempre all’ultimo minuto…