Io ti vedo, semplicemente così come sei.

Mi piace molto la frase “io ti vedo“. Perchè la si utilizza spesso nelle sedute di pratica psicomotoria Aucouturier, rivolta al bambino che si arrampica, o sta in equilibrio, che richiama la nostra attenzione su una sua prodezza, e con questa frase gli si rimanda “io ti vedo in tutta la tua interezza”.

Ma la prima volta che l’ho sentita usare era nel film Avatar, nel quale il protagonista non sceglie un’immagine per rappresentarsi in una realtà virtuale, bensì si appropria di un corpo fisico, totalmente diverso dal suo umano. Si avvicina così ad un mondo parallelo, e ciò che scopre e vive in quel corpo risulta essere più affine alla sua anima. Nel film spiegano che l’espressione “Io ti vedo” non significa semplicemente “vedere” l’altra persona nel semplice senso del termine, ma anzi significa riuscire a comprendere tutto di essa, il suo spirito e il suo cuore.

“Io ti vedo” è la splendida dichiarazione d’amore che si scambiano i Na’vi: ovvero, credo a ciò che i sensi mi manifestano. Vedo che tu esisti, che io non sono l’universo intero, come istintivamente sono portato a credere. E dunque ti rispetto, cerco di trovare con te un’armonia accettandoti per quello che sei. Non tento di trasformarti in qualcosa di simile a me, ma vengo a incontrarti nel tuo territorio.”

Quando ho visto nascere l’amicizia tra Emma e Giorgia, ho subito pensato a questa frase. I loro giochi, da sempre spontanei, non avevano preconcetti. Non ho mai visto Giorgia trattare Emma con forzata delicatezza, o adattare i suoi giochi a cosa volesse fare mia figlia. Semplicemente sceglievano insieme di fare un gioco, se condiviso da entrambe, bene, altrimenti ne facevano un altro.

   

 

E quando vi siete ritrovate a questa festa, dopo un mese che non vi frequentavate oltre alla scuola, vi ho visto sedervi in disparte. Avete iniziato a raccontarvi le vostre piccole grandi cose, con Emma che mostrava a Giorgia il dentino che le era caduto, e Giorgia che faceva vedere i suoi capelli acconciati. Non ho colto tutti i vostri discorsi, proprio perchè erano vostri, ma il vostro lungo tempo insieme, sedute lontano da tutti gli altri bambini, parlava del piacere di esservi ritrovate, e di aver uno spazio solo vostro. Vi ho profondamente amato in quel momento, nascosta a sbirciarvi dietro a Francesca, la mamma di Giorgia, e mi sono chiesta quanto a lungo un così sincero e profondo legame possa durare.
Ebbene… me lo mostrerete voi, con il tempo.

Anzi, ve lo mostrerete voi, con il tempo.

Nel frattempo… siete uno spettacolo insieme!