Vicino a casa nostra ci sono le bellissime sorgenti del fiume Livenza. Mi piace andarci, sarà perchè amo i fiori, la vegetazione verde intenso, il colore dell’acqua dei torrenti di montagna, l’aria fresca dovuta ad una microclima particolare rispetto all’ambiete che circonda Polcenigo.Infatti è bene portarsi una maglia in più, perchè come si può vedere dal ciuffetto svolazzante di Emma, c’è spesso vento.

FIno a qualche mese fa il torrente che alimenta il Livenza era quasi secco, ma oggi è tornato ad essere carico d’acqua, e di trote da 40 cm che nuotano pacifiche.

A Tommaso pare di essere nella giungla, e subito inizia a correre, saltare tra i ceppi degli alberi, nascondersi tra la fitta vegetazione. Quanto poco basta ai bambini per giocare d’immaginazione!

Con suo stupore nota che sul fondo ci sono delle monetine e Giovanni gli spiega che quelli sono i desideri delle persone, che lanciano la moneta da sopra la spalla, con la schiena rivolta verso la sorgente.

La sorgente, localmente chiamata “el Buso”, si presenta come un’ampia e profonda pozza, nascosta fra alberi e rocce, continuamente alimentata da acque limpide e gelide che assumono la colorazione di un azzurro intenso con innumerevoli riflessi.

Si può anche scorgere una statua del Cristo posta a circa 10 metri di profondità.

Il contatto con la natura per me è terapeutico, rilassa ma allo stesso tempo ricarica, mi fa “sorridere dentro”,  e fotografare i miei bambini in un simile scenario amplifica le mie sensazioni.

Penso che a volte basti poco per ricaricare le proprie batterie, per gioire grazie alla fortuna di vedere certi posti, insieme alle persone che ami. Magari io mi accontento di poco… ma posso dire di essere davvero felice di godere delle piccole cose!