Vietato dire non ce la faccio – libri sulla diversità

Appuntamento con un post sui libri speciali per bambini e per adulti.
Quel genere di libro che parla di diversità, di emozioni profonde, tanto da non lasciarti indifferente, quel genere di libro che crea un forte riverbero.
Che dite… mi aiutate segnalandomi altri libri speciali?

Vietato dire non ce la faccio
Le sue imprese hanno fatto parlare tutta l’Italia. Dalla pista di atletica è arrivata fino alla pista di ballo di un programma televisivo, dove ha emozionato per bravura e tenacia. Oggi Nicole Orlando ha deciso di raccontare la sua storia in un libro, pubblicato da Piemme, con la giornalista Alessia Cruciani. In “Vietato dire non ce la faccio”, la campionessa biellese descrive con sensibilità la sua vita, con tutti i passaggi più importanti fino all’ultimo, incredibile, anno che le ha cambiato la vita. E così si vanno a ripercorrere le sue vittorie ai Mondiali per atleti con sindrome di Down nel 2015, alla trasformazione in ballerina per Milly Carlucci. Il libro sarà presentato nei prossimi giorni a Biella.

È la sera di Capodanno, e Nicole non vede l’ora che i festeggiamenti abbiano inizio. I suoi familiari però vogliono prima ascoltare il discorso del Presidente della Repubblica. All’improvviso tutti ammutoliscono perché Sergio Mattarella sta parlando proprio di lei… Nicole si spaventa. – Che ho fatto? – domanda con un filo di voce. Ma Niki non ha combinato nulla: viene citata perché ha vinto quattro medaglie d’oro ai Mondiali di atletica. È una campionessa del mondo, ma una campionessa un po’ speciale: è nata con la sindrome di Down. Un problema? Non per lei.
La sua vita è come correre i 100 metri controvento: ci mette un po’ di più ma taglia sempre il traguardo. E vince. Perché fin da bambina le hanno spiegato che “è vietato dire non ce la faccio”. Un motto che le ha permesso di conquistare medaglie, avere amici, amare, viaggiare, divertirsi…
Con la sua inesauribile carica di simpatia, Nicole ha dimostrato contro ogni pregiudizio che nelle persone come lei non c’è solo la disabilità ma tanta, tantissima abilità.