Appuntamento con un post sui libri speciali per bambini e per adulti.
Quel genere di libro che parla di diversità, di emozioni profonde, tanto da non lasciarti indifferente, quel genere di libro che crea un forte riverbero.
Che dite… mi aiutate segnalandomi altri libri speciali?

Queste le frasi che di solito uso per segnalare un libro, app, film o video di valore.
Un piccolo passo in avanti è stato fatto! Siete in tanti a segnalarmi i libri e materiale utile, e quest’ultimo, Ti seguirò fuori dall’acqua, mi è stato consigliato da molti di voi.
La cosa bella è che anche l’autore lo ha fatto e grazie a questo scambio di parole sono venuta a conoscenza del suo sito ti seguirò fuori dall’acqua, ordinato, denso di materiale utile, con una parte autobiografica dove si capisce che lui il cambiamento lo ha fatto davvero grazie a Francesco.

C’era un uomo che correva sempre e un bambino che poteva andare solo piano. La vita li ha messi vicino. A uno ha dato il ruolo del padre. All’altro quello del figlio. Ne è scaturita una storia importante. Una storia d’amore.

«In questo libro racconto i primi tre mesi di vita con mio figlio, fra incubatrici, fili, sonde e luci artificiali. Un bimbo prematuro e inatteso. È lì che si è deciso cosa sarebbe stato della sua e della mia vita. Se una disgrazia o un’avventura. Francesco è nato con la sindrome di Down. Davanti al vetro della neonatologia ho cominciato un lungo, appassionato, rabbioso dialogo con lui, ‘colpevole’ di non corrispondere alle mie aspettative.
Prima di lui, ero un uomo di ‘velocità’. Ottenevo successi facilmente. Consideravo il dolore l’espressione materiale della sconfitta e dell’infelicità. Attraverso di lui ho capito tante cose. Le sue iniziali difficoltà mi hanno aperto il cuore e insegnato la modestia e il rispetto per ogni creatura. Intendo dire che, se io ho messo al mondo mio figlio, lui per certo, attraverso la prova che ha accompagnato la sua nascita, mi ha rimesso nel mondo della vita. Una vita lenta ma senza paura. L’unica vita che ha un senso vivere, per quanto banale tutto questo possa apparire ai più. E grazie a lui ho capito forse la cosa fondamentale: che la sindrome di Down non è una malattia, ma una particolare condizione genetica.
Diventare padre di una fragilità mi ha obbligato a un cambiamento. Sono stato costretto ad appropriarmi di una ricchezza d’umanità che non mi sarà mai più tolta. Seneca sosteneva che, per quanto sottile sia un foglio, presenta sempre due facce.
Mio figlio mi ha permesso di capire quanto ciò sia vero. Quel cromosoma in più gli permette di realizzare cose che per gli altri sono complicatissime e gli rende complicate (talvolta impossibili) cose che i più considerano elementari.
Ho scritto questo libro per passare agli altri un’esperienza, quella dell’accogliere la debolezza, la fragilità e l’imperfezione, perché si vince attraversando il mondo insieme ai deboli. Buona lettura». D.F.

Dario Fani ha compiuto il miracolo di far sentire il proprio figlio come nostro, di riconoscersi una nuova sensibilità e scardinare i pregiudizi. Una storia esemplare che racconta di una nascita inattesa e del passaggio da figlio immaginario, sognato per nove mesi, a figlio reale.

E’ nato a Roma, dove vive e lavora. È sociologo con specializzazioni in Sociologia della Salute, Ricerca e Programmazione Sociale. Si occupa di progettazione in ambito socio-sanitario.

Ho cliccato e cliccato nel suo sito, trovato link sconosciuti e degni di nota, pagine interessanti, ma una in particolare mi ha colpito, si chiama parole+1 e vorrebbe raccogliere articoli, poesie e altri contributi realizzati da persone che hanno il cromosoma in più in dotazione.
Mi piace pensare che a 600 km di distanza un papà progetta un sito con lo stesso mio intento, e cioè diffondere un’immagine positiva della persona diversabile, e lo fa senza attendere meriti, con calma, attende, perchè per ottenere le cose ci vuole pazienza.

Sai Dario… io ti posso far metter un piccolo primo mattone in questa tua costruzione, anzi due, perchè grazie alla tua pagina in ricerca mi è venuto in mente il libro La camera dei segreti, che questa allora 15enne ragazza con sindrome di Down mi donò 3 anni fa, in occasione del mio primo incontro tra famiglie di Guardaconilcuore. Ho quindi cercato Maria Chiara Coco nel web e scoperto che ne ha scritto un altro di libro, La chiave nascosta.
Dacci un’occhiata! I canali di distribuzione non sono quelli canonici, ma io te lo segnalo col cuore.

Sorrido.
Sorrido perchè ripenso a quella ragazza che un giorno mi disse “non mettere troppi link a siti esterni, altrimenti le persone se ne vanno dal tuo, e magari non ci tornato” alla quale risposi “machissene!”
Sorrido, perchè so che molte persone passano attraverso il sito e arrivano a ciò di cui hanno bisogno, e magari non ci tornano più, ma ho fatto da tramite per farli arrivare dove serviva loro, e questo è ciò che conta.

E poi, c’è chi ritorna, e me lo riferisce pure, con sentite parole di affetto… e questo mi scalda il cuore.
Sorrido perchè è proprio così, ci vuole pazienza per ottenere qualcosa.
Ci vorrà ancora tanto tempo per poter abbattere gli stereotipi legati alla persona diversabile, ma tante gocce insieme, in un mare, unite, collegate, che cooperano… fanno la differnza!

Chissà mai che il tuo sia davvero il primo incontro con l’autore che riesco ad organizzare!