Lo sviluppo della motricità fine nei bambini con sindrome di Down è difficoltoso.

Con motricità fine si intentono tutti quei movimenti, compiuti principalmente con le mani, che richiedono precisione delle dita, coordinazione oculo manuale, postura adeguata per permettere il movimento.
Le difficoltà di Emma in questo campo sono evidenti: a volte mi vedo porgere oggetti che non riesce ad aprire e notare con quanta facilità io ci riesca; anche schiacciare il tasto di avvio della lavatrice può essere faticoso per maninie ipotoniche.
Nel web ci sono tanti siti che trattano questo argomento. Io ne ho trovato qualcuno che reputo interessante, perchè oltre alla spiegazione medica fornisce strategie per favorire lo sviluppo della motricità fine.
In s.o.s. sostegno, sito per gli insegnanti di sostegno, c’è una sezione ben curata con file da scaricare e citazioni interessanti; in ergoterapia pediatrica, sito per la terapia occupazionale, mi si è aperto un mondo di consigli per il bambino con difficoltà, e sicuramente lo inserirò nella lista di siti di importanza rilevante nella sezione del sito.
Dal libro “Autismo. Nuovi aspetti diagnostici e terapeutici”, di M. Borghese cito:

Nell’ambito della motricità fine manuale (e sempre a titolo di esempio):
– appallottolare la carta,
– aprire e chiudere le mani a pugno,
– opporre il pollice alle altre dita,
– tagliare con le forbici; ad esempio far ritagliare due linee, poi lungo una linea, poi intorno ad una figura…,
– infilare perle, infilare pasta con buco inizialmente più grande poi progressivamente più piccolo, e prima con una mano poi con l’altra,
– lavarsi i denti,
– …

Ho già parlato in passato di esercizi utili per la motricità fine. E visto che a me piace giocare con Emma, rendendo meno evidente il fine terapeutico, ho pensato di allegare tante foto trovate su Pinterest che propongono piccoli e veloci progetti, magari realizzati con materiali facilmente reperibile in casa, per aiutare l’evoluzione dell’ipotonia.

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Tra le tante app del web, trovo che Pinterest sia geniale nella sua semplicità: una foto, “pinnata” per poterla inserire in una bacheca da noi creata, da poter ritrovare ogni volta che lo vogliamo. Spesso non serve nemmeno entrare nel sito a cui la foto è legato, e in un momento si riesce a realizzare il progetto.
A fondo pagina trovate il mio profilo personale su PInterest, diviso in categorie per me interessanti… e poi, è pure gratuita!

Buon lavoro sulle manine di polenta, affinchè diventino curiose e forti!