La scorsa estate ho fatto le capriole per andare ad ascoltare un’ora tenuta dal dott. Lorenzo Battistutta, psicoterapeuta pordenonese, che studia i caratteri delle persone e la loro flessibilità.
Da tantissimo tempo volevo fare questo post, ma avendo perso il libricino degli appunti presi in quell’ora, avevo sempre rimandato. L’ altro giorno, quasi per caso, è rispuntato fuori, e con gioia condivido ciò che ho appreso in quell’ incontro, perchè lo reputo significativo.
Sono appunti, scritti in velocità con una scrittura che assomiglia alla scrittura automatica da seduta spiritica, e il dottore in un’ora ha condensato tanti e tanti concetti, quindi spero si riesca a capire abbastanza. Approfondimenti partecipando ai suoi corsi, sul suo sito Aligen (per ora in costruzione) o cercando enneagramma (scendete alla parte “enneagramma dei tipi psicologici).
Soprattutto fa capire come a volte si perda di vista il perchè si è deciso di creare una famiglia, e di come ciò che ci attirava del nostro compagno o compagna, proprio perchè diverso da noi, con il tempo è ciò che ci infastidisce.
Ma partiamo dall’inizio.
Con la parola carattere si tende a descrivere la persona: “che bel carattere… oh che caratterino ha… non ci posso fare nulla, è il suo carattere”, dando per scontato che sia una cosa che non può essere cambiata. Ma in realtà non è così.
Il cuore della vita sono le relazioni familiari, come mai con il tempo non ci si capisce?
Partendo dal concetto di personalità possiamo distinguere 3 caratteristiche:
la razionalità, a cui fanno capo testa, mente e pensiero;
l’emotività, nella quale prevalgono cuore, sentimenti ed empatia;
l’impulsività, che sceglie in base all’istinto, la “pancia”.
Ognuno di noi, a seconda della propria caratteristica sarà:
persona razionale, se usa il pensiero, la ragione e la logica cognitiva,
persona emotiva, che agisce seguendo ciò che piace o non piace, ciò che procura gioia ed entusiasmo;
persona istintiva se agisce di impulso non seguendo nè il pensiero nè l’emozione.
Quale parte domina in noi?
In base a quella tenderò a vedere la vita. Per riconoscere la nostra parte dominante usciamo dall’ambiente lavorativo o imposto, e vediamo come ci si comporta nel tempo livero, nel divertimento, sotto pressione, nella sofferenza, nell’imparare.
La persona razionale se non ha ben compreso non agisce, pianifica tutto al 100%, prima nella testa e poi nel concreto, chiede spiegazioni e da chiarimenti.
La persona emotiva mette al centro la relazione con l’altro, ama sentire le persone e sapere di essere accettato, usa il dialogo su qualsiasi cosa, ma la cosa più importante è soprattutto quella non detta.
La persona istintiva ha al suo centro il fare, poco importa cosa fare, basta agire.
Ecco un esempio illuminante, forse perchè mentre il dottore parlava vedevo me e mio marito come protagonisti.
Serve comprare un frigo nuovo.
La persona razionale va in negozio, guarda i frighi con tanto di specifica che ha precedentemente scaricato da internet, sa dove guardare nella scheda tecnica e compara i vari modelli. Non vuole che il commesso interferisca, meno che meno un commesso poco preparato, nel qual caso cambia negozio. Analizza, studia, fa domande e … va a casa senza aver comprato nulla. Ma ha raccolto dati e deve confrontarsi.
La persona emozionale entra nel negozio, ascolta sì e no il commesso, ma la sua priorità è “farsi chiamare” dall’oggetto, per la sua estetica, bellezza, pensa se ci sta o meno con la cucina. Percepisce gli oggetti quasi come animati, ci crea una relazione. E compra.
La persona istintiva va in negozio, parla, guarda, osserva la garanzia e la scheda tecnica e senza troppi modelli a confronto compra. E’ una persona pratica ed essenziale, poco importa il resto. Ma a casa la compagna dice che non sta molto bene con il resto della cucina, perciò torna al negozio e lo cambia, perchè si fa condizionare e agisce d’istinto.
Si deve progettare una festa.
La persona istintuale prepara quello che c’è c’è, se viene bene meglio, in ogni caso non diventa matto.
La persona emotiva invita le persone seguendo un progetto, sistema i posti in modo che vadano d’accordo tra loro, perchè chi partecipa alle sue feste deve stare bene. Insomma un immenso lavoro di relazione per soddisfare tutti.
Anche il razionale fa un gran lavoro di organizzazione, ma la sua partecipazione è più distaccata e meno volta al benessere dei partecipanti, più all’organizzazione in sè.
Fa pensare, vero?
Solitamente si parte affascinati da un persona con energia diversa dalla nostra, il cosidetto opposto che attrae o che ci completa, e ciò è per noi evolutivo… all’inizio. L’altra persona sopperisce alle nostre mancanze, completa le nostre lacune, è presente e prestante dove noi manchiamo, ci da il calore e la dolcezza che non sono nostre.
Ma con il tempo, cos’è che non sopportiamo dell’altra persona?
Proprio ciò che ci ha tanto affascinato inizialmente.
Il problema è che noi investiamo molto su corsi e corsi per imparare ad usare il computer, una nuova lingua, cucinare, un hobby creativo, ma non impariamo, o meglio, investiamo sulla relazione.
“Insieme si poteva tutto, mi dava il calore e la dolcezza che mi mancava”.
Ma dopo 10 anni cosa non sopportiamo più dell’altro è proprio ciò che ci aveva attratto.
Ripensiamo allora all’amore, la parola chiave della vita. Tutti pensiamo di sapere che cos’è ma oggi sempre meno lo si vive.
Uno sposo e una sposa vogliono la loro felicità, lo stesso vale per i genitori e figli, ma la frustrazione che gli anni portano cambia l’amore iniziale.
Perciò esistono 3 tipi di amore.
Razionale, che è comprensione. Perciò l’amore deve avere un significato inconfutabile, e si trasforma in rispetto: se mi ami rispetta i miei spazi, i miei tempi e i miei punti di vista, vienimi vicino quando te lo permetto, mi sento amato quando mi raggiungi nel silenzio, non darmi fretta, non imporre. Il silenzio è la chiave di accesso, misuro gli altri secondo quanto mi rispettano, mi apro e mi chiudo. Anche per il bambino razionale il mondo è un mondo che parte in punta di piedi, serve fermarsi e osservare prima di partire.
Portare da bere o un biscotto ad un bimbo razionale sono coccole, e il bambino può pensare “ma ti avevo detto che avevo fame o sete?”
Emotivo, che è amore e vicinanza, è attenzione, è tu che mi pensi, cerchi, sorprendi, crei in me emozioni nuove.
Una telefonata solo per un saluto, un pensiero, un attenzione speciale, un ricordarsi ciò che abbiamo detto quella mattina. Queste attenzioni sono calore per il cuore, e le emozioni sono un bisogno. La chiave è il contatto. L’abbraccio è fondamentale, guardarsi negli occhi, creare sorrisi, la compagnia piuttosto della solitudine.
Il bambino emotivo cerca il genitore, vuole stare con lui, lo vuole partecipe. Ad esempio mentre disegna una carezza sul suo capo sono una coccola preziosa, cosa che invece infastidisce il bambino razionale.
E’ una pianta da bagnare di continuo, mentre il bambino razionale è una pianta che curata troppo muore.
Istintivo, con al centro l’azione. E’ ritmo, tante sfumature diverse, mi piace provare l’imprevisto, la sfida, dare tutto fino a finire l’energia. La parola d’ordine è lasciami fare.
Se mi vuoi bene vieni e fai con me, permettimi di correre, schizzare, sporcarmi, fare la lotta, lavorare come i grandi. Se poi non viene bene non importa, rifacciamo, perchè nulla ci può fermare.
Ognuno come AMA gli altri?
Nel modo in cui vorrebbe essere amato, e in presenza di caratteri diversi ciò crea una forte frustrazione e fa allontanare.
Un altro esempio.
Una telefonata mattutina, dopo 2 ore che ci si è salutati.
Per l’istintivo il pensiero è: “è successo qualcosa o è una perdita di tempo”
Per l’emozionale è “attenzione e emozione”
Per il razionale è “sto lavorando, non posso dedicare tempo ad altro”.
E se queste caratteristiche si vedessero così innegabilmente anche tra genitori e figli?
Se io sono un papà razionale ho amato i miei figli con le regole, non invadendo i loro spazi, ma se mio figlio è emotivo, sarò stato un papà assente.
Il modo in cui si ama è giusto, ma è giusto amare gli altri secondo la loro modalità, rapportandosi a loro nel migliore dei modi.
Non è snaturarsi per l’altro, ma incontrarlo, rispettando le altre forme di amore.
Il dott. Battistutta tiene anche corsi nelle scuole per valorizzare le differenze di base dei bambini in relazione con il loro modo di apprendere.
Nel mio caso, avendo un’assoluta predominanza emotiva, la matematica spiegata in modo meno razionale forse non mi avrebbe creato una lacuna enorme in tale materia.
O forse sono una persona razionale? ahah… sicuro!
Indubbiamente questo è solo la punta di un iceberg che va studiato e approfondito, ma sono convinta che a tante amiche che ho in mente questo post risulterà illuminante. In ogni caso, tutto inizia dalla consapevolezza, poi ognuno sceglie se compiere quel primo passo o meno. E nel cercareeventuali altre informazioni internet è di grande aiuto.
Nell’arco di 3 anni circa ho partecipato a tutti i corsi di Lorenzo….Una medesima filosofia di fondo declinata, corso dopo corso, mettendo il focus su uno o su un altro aspetto della vita reale.
E’ vero, Lorenzo non è laureato o plurititolato secondo i consueti criteri/parametri della nostra società e forse non ha molti diplomi da appendere al muro di casa ma, conoscendolo, credo che questo sia per lui un elemento di cui vada fiero, in quanto consapevole che la propria SAPIENZA si è costruita sulla vita reale e, sottolineo, PERSONALE, sofferenze comprese. Quale competenza migliore di questa dunque?????
La padronanza di ciò che va in giro a “insegnare” (sviluppatasi in anni di relazioni interpersonali), la profondità e il rispetto con cui ne tratta rendono Lorenzo ai miei occhi una persona stimabilissima, come stimabili sono tutti coloro che predicano solo ciò che vivono in prima persona con coerenza e onestà, senza giudizio alcuno verso le scelte altrui e con amore per la VITA e per l’Uomo.
Anche in questo mese di maggio sto frequentando alcune sue serate in un contesto particolare qui della mia zona…Lo ascolto sempre tanto volentieri e c’è sempre tanto da imparare.
Ringrazio la vita per averlo messo sulla mia strada, insieme ad altre preziose persone che mi hanno dato strumenti sempre più validi per vivere pienamente questa meravigliosa avventura che è la vita. Una sola occasione: val la pena di giocarvi tutto….non ne avremo un’altra per ritentare.
Per onore di cronaca e precisione, Lorenzo Batistutta NO è laureato, quindi non è psicologo, tanto meno psicoterapeuta e non è abilitato o autorizzato a fare qualunque forma di terapia. Ha effettuato un percorso in counselling ma non ha nessuna abilitazione o specializzazione certificata. Non ha completato il percorso SAT del dottor Naranjo ed i suoi insegnamenti, pur tuttavia pratici e concreti, si discostano dal percorso SAT che prevede un lungo lavoro sulla parte ombra del carattere prima di iniziare a considerare le virtù. Ciò non toglie che l’impegno per la promozione e la diffusione di alcuni argomenti sul territorio sia ammirevole.
Buongiorno Enrico, più di qualcuno mi aveva fatto la sua stessa precisazione in passato.
Mi rendo conto che spesso, quando si produce uno scritto citandone le fonti, si ha una certa responsabilità di ciò che si è citato. Io ho soltanto partecipato ad un breve seminario con il sig. Batistutta, ma mi ha colpito, ed essendo io una persona emotiva, spesso vengo colpita dall’essenza più che dalla forma. Inoltre sono più che convinta che un attestato non faccia la reale attitudine di un individuo.
La ringrazio per ciò che cita, sarà mia premura informarmi sul percorso SAT che ha citato, e di cui copio qui un link, (http://www.satitalia.it/sat-italia/) che come afferma andrebbe a considerare altre “parti”.
Mi piacerebbe approfondire l’argomento, si senta libero di dare il suo contributo, mi farebbe un grande dono.
Con stima
Daniela Tomasella
Lorenzo Battistutta è un grande !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
che bello il tuo entuasiasmo!
Sto parcepipando al terzo corso con Lorenzo Battistutta e come sempre ne sono entusiasta…. lui mi ha aiutata tanto nel gestire le mie relazioni soprattutto all’interno del mio lavoro visto che sono insegnante di scuola primaria. Consiglio a tutti di andare ad una sua conferenza almeno una volta. Di lui mi piace molto la sua patricita’, le sue non sono teorie campate in aria ma consigli che si possono utilizzare nel quotidiano con le persone che ci stanno vicine alle quali vogliamo bene. Nelle sue conferenze infatti moltissimi sono gli esempi molto utili e interessanti. .
Grazie Daniela, so che di corsi ne tiene molti, e che il suo linguaggio è apprezzato proprio perchè alla portata di molti e applicabile nella vita quotidiana…
Lorenzo e’ il numero uno!!!!!
E prima o poi un corso con lui me lo faccio…
Che banalità
Ciao, ho fatto anche io il corso con Lorenzo, e mi è piaciuto. Bisogna però precisare una cosa importantissima: lui NON E’ DOTTORE, e NON E’ PSICOTERAPEUTA
oh Ruggero… grazie per la precisione… ho tanto cercato su di lui su internet e non si trova molto… mi sai quindi correggere nel modo giusto? grazie davvero?
Ecco. Ho realizzato “con orrore” di essere un terribile mix di emotivo+razionale… Si salvi chi mi sta accanto! Grazie Dani x aver condiviso queste conoscenze. P.S.: Appena ho tempo voglio scriverti un po’ in privato, x rubare un po’ del tuo tempo x leggermi (e se ti va rispondermi)! Abbracci grandi
ciao Donatella! ma perchè dici “terribile”… è un mix interessante invece! Certo che puoi scrivermi, utilizza pure la mail del sito e vai, raccontati…! un caro saluto a te e buona settimana!
Ahahahahah ti trasferisci??? Of corse! Di corsa!!! Ahahah
Fatta allora!!!
Assolutamente illuminante, bravissima Dani!! Metti un’emotiva e un’istintivo insieme….che bomba! Mi trovo spesso a dire che dovevo mettermi con un ingegnere. Però è vero, di un ingegnere non mi sarei mai innamorata!
eh già… ed è l’istintivo che si è fatto seguire dall’emotiva all’estero o viceversa? l’importante credo sia accontentarsi a vicenda… venirsi incontri insomma, e avere i propri sacri spazi..
Ecco ora m hai messo in crisi… un ciò capito nulla… nel senso: non ho capito chi sono come sono? Io sono tutte quelle persone insieme a seconda dei momenti e delle fasi della mia vita! Oioii perché??? L esempio del frigo…. io le faccio tutte quelle cose !!! Devo parlá co sto Battistutta!
Saretta… ti trasferisci un po’ qui da noi, tu e la Gingi, e andiamo insieme al corso… che dici?
e’ sempre bello e interessante ciò che scrivi !! I adore you smuack Vivy
grazie Viviana, mi piaceva tanto da condividere questo materiale…!