Ammettiamolo.
A volte noi donne abbiamo la presunzione di essere un tantinino-inoino più organizzate degli uomini.
Anche più capaci, più precise, più … come dire… responsabili!
E’ vero, ci sono studi che comprovano la differenza di struttura tra il nostro cervello e quello degli uomini, e di conseguenza come gli ormoni prodotti dal corpo influenzino struttura e comportamento tra i due sessi.
Una prova non scentifica ma secondo me basilare per affermare tale differenza, senza andare a leggere trattati scientifici, sono i centinaia di monologhi comici nei quali tanto ci ritroviamo, se solo lo ammettiamo!
Descrivono in maniera essenziale come certe dinamiche accadano in migliaia di coppie sulla terra.
Naturalmente io posso solo ritrovarmi nella versione femminile, ma le verità esposte hanno quasi dell’assoluto:
il vero senso del no femminile (che a volte è nì o sì),
il nostro rispondere niente (che vuol dire molto di più),
la nostra abilità nell’interpretare i silenzi maschili o le parole non esposte creandoci sopra castelli immensi.
Aggiungo però che conosco molte donne multitasking che allattano, scrivono al computer, passano l’aspirapolvere, leggono una favola e mescolano il sugo per la pasta… tutto contemporaneamente! Ebbè… diciamolo, no?
Tutto questo preambolo per parlare di come mio marito e i miei bambini hanno passato i scorsi giorni, precisamente Tommaso da mercoledì ed Emma da venerdì a pranzo.
Io: “Giova, visto che questo fine settimana ricomincio a frequentare la mia scuola… te la senti di restare questi ultimi giorni al mare con entrambi i bimbi?”
Giova: “In che senso “me la sento”… certo che me la sento, pensi non sia in grado?”
Evidentemente i monologhi comici hanno influenzato pure la sua idea di maschio capace.
Io: “certo che no… intendevo dire se ti va, due bambini, tra cui l’escapista Emma, sono più impegnativi da gestire rispetto ad uno.”
Giova: “me la sento eccome!”
Grande Giovanni… con l’entusiasmo si parte di sicuro col piede giusto!
In questi giorni da papà single, Giovanni ha portato i bambini in spiaggia (ed Emma è escapata un unica volta, voltandosi pure all’indietro), coinvolgendoli insieme nei giochi.
Ha cucinato cibi salutari, non sforando più di tanto gli orari a me tanto cari. Le foto sotto documentano la tappa obbligatoria all’enoteca Da Scarpa a Lignano, per mangiare il cotechino, perchè mio padre lo faceva sempre con noi, quando eravamo piccole… anche tutt’ora a dire il vero!
Li ha portati in sala giochi, gestendo gli ultimi e unici 3 gettoni di Tommaso da utilizzare per le partite, e quando Emma ha dimostrato di essere insofferente ai troppi rumori del posto se ne sono andati a passeggiare.
E per quanto riguarda la nanna, è stato bello uscire un po’ dalla routine, e magari ritrovarsi tutti insieme nel lettone, bimbi e papà accoccolati…
Come dice qualcuno che ammiro “essere malleabili nella stabilità è essenziale!”
Evviva i papà volenterosi di fare i papà con la P maiuscola!
Io ho la fortuna di avere un esemplare di questa specie proprio in casa!
Che Dio vi conservi sempre così, tutti! Ma proprio tutti! Siete straordinari.
Mi auguro che qualche esemplare maschile di questo tipo solchi la crosta terrestre ancora, prima che io diventi troppo vecchia! 😀
Involontariamente, hai parlato anche del mio papa’ ;). Ora non c’ e’ piu’…ma posso ricordarlo per sempre anche nel mondo del web: anche lui mi portava spesso da Scarpa e mi offriva sempre la fetta di filone tagliata obliqua con sopra la squisitissima fetta di cotechino.
Per me e’ un ricordo preziosissimo 🙂
Ciao e complimenti ai Papa’ … con la “P” maiuscola!
Giusi!!! e ti faceva seguire le impronte blu stampate sul marciapiede? che bel ricordo…! felice di aver reso onore ad un pensiero tanto bello ed importante nel tuo cuore…! un abbraccio stretto stretto!
Siiii 😀 Mi divertivo un sacco con le impronte blu…
Baciii
…! peccato le abbiano tolte…!
🙁 … volevo tornarci per farci ancora due salti…
Già.. Erano proprio
Divertenti da seguire per arrivare a destinazione!
Ho la fortuna di aver sposato un uomo così; è un papà eccezionale per Gaia e sono sicura lo sarà anche per Silvia!
Se te lo senti sarà di sicuro così! evviva i super papà, e i papà che sanno imparare e si ridisegnano!
grande Giova!!! Mi associo al tuo post, evviva i Papà dei nostri bambini, papà capaci di buttarsi per terra a giocare per ore, diventando alleati dei bimbi e nostri complementari, papà che sanno dare la giusta dose di follia quando noi mamme tendiamo ad attenerci alle nostre routines da caserma (… e parlo per me!!!), papà che hanno braccia forti e grandi come il loro cuore. A loro, grazie di esserci
Giusto Elisa, perchè capaci di smorzare la nostra linea ferrea e farci essere un po’ più malleabili… E capaci a loro volta di giocare come bambini, anche se con qualche anno in più!
Un abbraccio!!
Grandeee Giovaaaa!!!!! Sei un mitoooo!!!!
Ahah! Un abbraccio con struccone da parte sua!