E’ venerdì… Mancano pochi giorni alla fine di questa nostra vacanza, eppure non sono triste.
Un po’ mi mancano i miei monti…
Qui ho ricaricato le batterie, se non altro per le gran dormite che mi sono fatta,
ho visto mio marito rilassarsi dopo un periodo davvero non facile,
l’ho visto giocare con 8 bambini contemporaneamente, per ore, e mi sono sentita grata di averlo vicino a me.
Ho reincontrato amiche preziose, coccolato la mia Kalinka come da tempo non facevo,
dato tanta autonomia a Tommaso che oramai dimostra di poterla meritare.
Ho visto Emma applicare strategie per raggiungere cose che desiderava,
per spiegare cosa stava dicendo o cosa voleva fare in quell’istante,
l’ho vista giocare insieme agli altri bambini, e imitarli nel giro di pochi secondi.
Ho sentito tante volte al telefono la mia cara amica Sara di Grosseto,
e sempre più mi rendo conto che anche lei è un’anima che ho già incontrato, e che farò in modo di incontrare presto di persona.
Questa sera riabbraccerò le mie amiche Maria e Roberta, che per passare 36 ore assieme se ne faranno 16 ore di treno… mi immagino già quante parole…!
E’ la gioia delle piccole cose, che personalmente mi scaldano il cuore, mi emozionano, mi commuovono, mi fanno essere grata di quello che ho, e mi fanno crescere dentro una certa sensazione…
Entusiasmo: en-tu-sià-smo, dal greco: (en) dentro (thèos) Dio.
Il Dio dentro.
Quello dell’entusiasmo non è uno stato d’animo che
si riduce ad una semplice eccitazione partecipe.
È qualcosa di estremamente più profondo,
potente, massiccio.
È il risvegliarsi di una forza che ci invasa
tramite la quale non c’è meta
che non sia a portata di mano,
non ostacolo che non possa essere abbattuto,
non collettività che non ne possa essere travolta e coinvolta.
È lo stato d’animo attivo, centrato e sorridente,
che schiude l’infinita realizzabilità dei sogni.
(Fabio Marchesi- Entusiasmologia)
Danielaaaaaaaa mi hai fatto commuovere maremmina!!!!! Appena Gine è un po più grande verremo anche noi a conoscere la famiglia salterina sulla sabbia!!! Entusiasmo!!!!! Batte forte nel mio cuore e nel tuo!!! E se qualcuno vuole spengerlo …. E ci provano continuamente…..mi basta parlare con te che ho conosciuto chissà dove chissà quando ,ma come dici te prima o poi ci rincontremo!!!
Ti assicuro.. Grazie a te mi cara compagna di crociata!
Non.. ho parole.Mai voi siete sicuri di essere dentro. Per me siete fuori di testa.Emma porta passiensa ci sono io che ti difendo da questi pazzi, schizzati.Ma quanto ENTUSIASMO………………vi voglio bene. Arriva tra poche ore anche l’altra Schizzata. Dani ma che tartaruga che hai………ah ah ah …….BACISSIMISSIMI
Eheheh… Cara Sonia, secondo te perchè sono pure io così intraprendente?! Perchè un po’ di sana pazzia fa bene!
E per quanto riguarda la tartaruga della mamma ha detto che voleva appicciparci la tartaruga effetto film 300 con photoshop, ma poi… Ma chissene!!!
Un abbraccio a te e Lietta!!
Salve mamma speciale (perché lo sei davvero), sono una ragazza di 23 anni e più o meno casualmente (in attesa della tn, pur sapendo che amerei ancora di più un bimbo con trisomia volevo capire una famiglia vera come funzionasse…) sono capitata sul tuo meraviglioso blog e devo dire che mi ha colpita nel profondo e commossa all’inverosimile. Specifico subito che non ho parenti o casi in famiglia di SDD, non posso quindi capire davvero fino in fondo le difficoltà che affrontano una mamma e una famiglia di fronte a questa società che ci pretende perfetti. Il primo bimbo che ho conosciuto con la SDD è stato all’asilo, me lo ricordo ancora! Mi ricordo che gli altri bimbi si stancavano a giocare con lui, mi ricordo che nessuno voleva andare in bagno prima della mensa a lavarsi le mani con lui e nessuno voleva mangiare al tavolo con lui (preciso che non erano davvero i bimbi ad avere percezione di una diversità vera e propria: era più l’atteggiamento delle maestre, in stile “perdita di tempo”, a causare tutto questo isolamento!). Beh, da quando ho messo piede in quella classe (sono stata inserita dopo a causa di un trasloco…) io non l’ho più mollato un secondo. E preciso: non era pena perché un bambino di 4 anni la pena non la prova. Era solidarietà forse, qualcosa di più profondo e umano e che molti adulti perdono…voi non lo volete? Lo voglio io e io non voglio più voi. Mentre le altre “coppie” di bambini cambiavano su volere delle maestre per socializzare, io e lui eravamo coppia fissa. Alla fine dell’asilo i miei genitori hanno deciso di trasferirsi ancora, ho accantonato quel ricordo e alle elementari avevo in classe un altro bambino con SDD, che porterò sempre nel cuore, stavolta ben accetto da tutti e adorato dalle maestre e dai compagni, un bambino intelligentissimo e con una sensibilità fuori dal comune che ci teneva tutti uniti. L’epilogo di questa storia: più o meno 12 anni dopo l’asilo, dopo una partita di pallavolo con qualche spettatore, mi si avvicina un uomo e mi chiede se io andavo all’asilo in quel paese: ha sentito il mio nome all’inizio della partita. Si, rispondo, l’ho frequentato li. Questo inizia ad agitare le braccia quasi con le lacrime agli occhi e mi chiede se mi ricordo di Davide…certo che mi ricordo di lui! E quando lo vedo e capisco che lui si ricorda di me…un’emozione unica! Il padre mi racconta che Davide parlava tantissimo di me a casa, che disegnava per me e che lo faceva ancora…immaginate il mio cuore in quel momento! Ora io e Davide siamo sempre in contatto, usa Facebook, fa sport…e senza neanche rendersene conto ha dato un senso alla mia vita. Sono passati 20 anni dal giorno in cui l’ho conosciuto e non ho mai trovato un amico più sincero. Non sono bambini diversi, sono solo capaci di fare cose diverse che la maggior parte degli uomini non sa fare nonostante millenni di evoluzione. Il mio percorso di studi (scelto in terza media grazie al ricordo di Davide!) mi ha dato l’opportunità di passare molto tempo con loro e di amarli: passare del tempo con loro per me è una vera gioia, una passione profonda che mi fa venire le lacrime agli occhi e dato che ancora non sono riuscita a trovare un lavoro che mi permetta di stare con loro svolgo volontariato. Tutto questo per farti sapere che c’è chi ama questi bimbi, che non tutti li ritengono “imperfetti”, che io nella tua splendida bimba non vedo, come te, i segni di una sindrome, ma un viso dolcissimo e pieno di amore e di curiosità, ben consapevole dei limiti che ha, ma chi non li ha in questo mondo? Grazie per tutto quello che fai, sei davvero una mamma speciale!
Non posso non dedicare il giusto spazio a questo tuo commento, tanto profondo e di quelli che davvero riempiono d entusiasmo, specie perchè nessuno ti ha reso piu sensibile grazie a vissuti famigliari particolari… Bellissimo, l ho letto e riletto tante volte.. E domani sarai il post del lunedì… Chissà che magari Davide abbia voglia di dire pure lui la sua…!
Grazie del regalo, aspetto la tua richiesta di amicizia su facebook!
Uaho che belli! Sai proprio oggi parlavo con mio marito della voglia di futuro che devo ogni tanto riconquistare e… non trovavo la parola giusta…ENTUSIASMO…siiii!!!”!
Be si a volte mi manca. ma sento che ci siamo vicini. Un bacio Daniela e saluta le marchigiane in trasferta!
…no, ma dell’espressione di Emma che salta con il papà, ne vogliamo parlare?…