Sono fermamente convinta che le persone si incontrino per un motivo, per un progetto superiore, chiamiamolo destino, va bene. Ma sono altresì convinta che quel destino è in parte scritto, e siamo noi, una volta avuto il coraggio di abbracciarlo, a scriverlo giorno per giorno.
Cinzia abita in Germania, mi ha donato la sua storia, mi aiuta a trovare materiale per la pagina di Guardaconilcuore, è promotrice dei progetti della mia associazione e … sta imparando a guardare con il cuore. Quel cuore che spesso galoppa troppo veloce, e ci porta troppo lontano tanto da non farci vedere l’oggi, formato da tante piccole meravigliose conquiste per cui essere felici.
Grazie Amica Mia.

Domenica è successa una cosa un po’ triste: ho perso un anello che significa molto per me, mio marito me l’aveva regalato otto anni fa per il nostro fidanzamento e quindi segnava una parte importante del nostro vivere.
Probabilmente si è sfilato mentre eravamo per strada ed essendo piccolo sarà molto difficile poterlo ritrovare.
Nel momento in cui me ne sono accorta sono entrata nel panico, ma dopo poco mi sono resa conto della calma che avevo dentro, perché qualcosa di molto più importante stava accadendo: Emanuele stava  mangiando le pennette al burro. Lui, che di solito mangia tutto frullato, stava mangiando le pennette al dente e se papà non era abbastanza veloce nell’ imboccarlo di nuovo, allungava la manina malandrina e prendeva una pennetta intera e se la metteva in bocca, senza sputare, masticando bene e deglutendo senza problemi.

sindrome di down
Ecco, mi sono resa conto di quanto sia difficile a volte decidere dove e quali direzioni prendere, se essere tristi o essere felici, se voler superare un ostacolo o fermarsi. Se pensare in negativo o in positivo.

E a volte è difficile prendere la strada verso la felicità, prendere la strada verso il miglioramento interiore.
A volte costa fatica essere felici nonostante la felicità sia proprio lì, davanti a noi, rappresentata da un bambino, che con il suo crescere senza seguire gli standard, conquista il mondo, semplicemente perché lui è ciò che deve essere.

Domenica ho scelto, ho voluto essere meravigliata dal mio topolino che mangiava una pennetta, piuttosto che piangere per un anello; ho scelto di godermi l’attimo di felicità in questo vortice di “se, ma, boh, perché “.

Perché come dice una canzoncina che piace tanto ad Emanuele:
Prendi sotto braccio
la felicità
basta aver coraggio
all’arrembaggio
col qua qua qua!