Ricordo ancora quel pomeriggio, al centro commerciale, io seduta sulla panchina mentre armeggiavo con il passeggino di Emma.
Lui seduto accanto a me, osservava.
Ricordo di essermi voltata per guardarlo, pronta a sorridere come spesso faccio, io che amo attaccare bottone con gli sconosciuti che sfiorano il tuo cammino, magari quell’unica volta nella vita.
Ricordo come il mio sorriso si spense.
L’ espressione del volto di quell’uomo era così triste e dispiaciuta, amareggiata per come la vita fosse stata ingiusta con noi.
“Al giorno d’oggi queste cose non dovrebbero più accadere… Che vita farà? Che vita farete?”
E posandomi frettolosamente una mano sulla spalla, sospirando, se ne andò.
Rimasi senza parole, senza fiato, con mille pensieri nella mente, come se una lama fredda mi si fosse piantata nello stomaco.
Cose…
Così aveva chiamato Emma e tutti gli altri bambini con sindrome di Down.
Cose…
Sono passati 4 anni da quell’incontro, e se reincontrassi quell’uomo triste il mio sorriso non si spegnerebbe, anzi, sarebbe luminoso, perchè avrei tanto da raccontargli sul progredire di queste “cose“…
Ora saprei rispondere alla domanda “che vita farò“…
Gli racconterei di come quelle lacrime inizialmente versate mi hanno fatto trovare la mia personale resilienza, di come ho potuto crescere come persona, di quante meravigliose anime ho potuto incontrare, di quanti legami indissolubili ho potuto creare.
Ma soprattutto gli parlerei di loro, dei nostri bambini, e dei loro occhi meravigliosi.
Dicono che gli occhi sono lo specchio dell’anima, giusto?
Gli occhi dei bambini con la sindrome di Down parlano ancora di più della loro anima.
Sanno essere trasparenti come l’acqua cristallina di fonte, e soprattutto sanno parlare dritto all’anima.
E l’anima che li guarda risponde, andando a pescare la sensazione che solo gli occhi di un bambino dai bisogni speciali sa scovare.
Ne sono convinta. Quegli occhi vanno a toccare la storia personale di ognuno di noi, facendo affiorare ciò che è nel profondo, quasi inconscio, ciò per cui non siamo pronti, ciò che ci disturba.
Ma caro signore triste, nella sua vita di 4enne Emma ha potuto incontrare tante anime belle, che grazie a quegli occhi hanno potuto scovare un riverbero positivo e luminoso.
Gli occhi dei fratelli… che non giudicano, che non differenziano, che amano a prescindere dalla condizione genetica.
E se siamo capaci di non far loro vivere una situazione di pesante dipendenza, possiamo vedere crescere sensibilità e cura, doti importanti nella loro futura vita di adulto.
Emma ha potuto incontrare amici veri, con i quali condividere parte del proprio percorso, con i quali intrecciare rapporti sinceri come solo i bambini sanno fare… beh… anche gli adulti, vero Michela?
I nostri bambini osservano, sperimentano, cercano, si stupiscono, condividono, contestano, si sporcano, corrono, si liquefanno per terra quando non vogliono seguirci, ridono, si arrabbiano, ti accarezzano con una dolcezza che ha dell’indescrivibile, ci fanno preoccupare, creano in noi dei dubbi amletici, ci rasserenano con un abbraccio, parlano oltre il linguaggio verbale…
Si impegnano, cercano di superare i propri limiti, si innalzano, cadono, si rialzano, mostrano la propria indole…
Ci chiedono solo di essere amati, accettati, compresi, aiutati a trovare la propria strada, che può essere distante dalla nostra, perchè è proprio in quella distanza da noi che un bambino cresce autonomo e mostra le proprie peculiarità.
Caro signore dall’animo triste… Semplicemente crescono…
Come qualsiasi altro bambino, che ha tempi e modi diversi dagli altri, ed è per questo che ogni bambino è unico.
E proprio come qualsiasi altro bambino, caro signore dal cuore in pena, essi ci chiedono amore. Forse a volte è più semplice volgere lo sguardo, e compatire piuttosto che capire, e chiudersi a riccio per non sentire…
Ma se noi glielo sapremo dare, quell’amore incondizionatato, se sapremo tirare fuori quelle sensazioni profonde che i loro occhi ci richiamano, riconoscendole e trasformandole, potremo divenire delle persone migliori.
Perchè il più grande regalo che possiamo fare a chi amiamo sono radici e ali.
Ma sono convinta di un’altra cosa, caro signore triste… questa presa di coscienza, questo cambiamento, non è da tutti.
Peccato… non sa davvero cosa si perde!
Talvolta accade.Accade che gli sguardi feriscono, anche se non sono figli nostri a essere scrutati.Ti invito cara mamma a conoscere i nostri amici che ballano dipingono recitano si esprimono! Quanto ci hanno donato con i loro sguardi! OdV Mettiamoci in Gioco e La Casa degli Originali Talenti. Baci
Ti ringrazio Daniela! Ti ringrazio per questo post è per gli altri post che ormai da un anno leggo e accompagnano la mia vita. La mia è quella del mio Lorenzo, 13 anni, vedessi che ragazzo è diventato e che continuerà a divenire!!! Hai proprio ragione: Lorenzo mi abbraccia in un modo speciale e in momenti speciali…perché solo lui sa leggermi dentro!
Da te imparo sempre qualcosa, ogni giorno un pezzettino in più. Sei una grande mamma.
Grazie per il tuo Blog, é un regalo che hai fatto ad Emma, a te stessa e a noi. Una fonte d’amore che cura, accarezza, lenisce. Io ti leggo e mi sento subito meglio.
???
Guarda con il cuore <3
Ti abbraccio cara…!
Anche io mi ritrovo in questo testo meraviglioso. Dalla paura e sconforto iniziale ho iniziato un cammino intenso, immenso, in cui penso mi arrabbio gioisco mi metto in gioco trovo una forza che mai avrei creduto di avere. Entro in un mondo di puro e immenso amore, fatto di piccoli gesti e grandi conquiste e le mani di mia figlia così piccole ma così grandi nel dare quelle sensazioni meravigliose che mi sa dare quando mi accarezza e mi abbraccia sulla spalla e quando mi guarda così intensamente . Io dico che sono occhi di angelo puri semplici e grintosi,con una fierezza di ciò che è e che sta diventando mentre cresce. Semplicemente amore allo stato puro.
E’ proprio così Laura, amore allo stato puro, incondizionato e trasparente, lo stesso che si da ad ogni figlio, ma grazie ad Emma ora so amare ancora di più… è un amore più rispettoso dell’unicità, delle sensazioni che scorrono sulle dita, è vibrazione…
Raccontami Laura… mi piace quando dici “le mani così piccole ma allo stesso grandi della tua bimba”…!
Ciao Daniela persone come voi nn s’incontrano facilmente,x me e stata una vera fortuna,grazie , grazie x tutta l’energia positiva ke ci avete donato,un grosso bacio e un caldo abbraccio da Miky vi voglio bene.
L’energia positiva è potente, secondo me, e se trattenuta nel modo giusto, riattizzandola come un fuoco in modo da mantenerla accesa sempre, scalda davvero il cuore… grazie a te, resta con noi!
Daniela
Forse semplicemente stava proiettando il suo dolore e la difficoltà che avrebbe avuto lui a vivere e crescere una figlia con così tanti riflessi.
Forse era solo spaventato dalla domanda intestina che il suo inconscio gli ripeteva, forse si chiedeva se sarebbe stato capace anche lui di sorridere come te o come me o come tutte le mamme come noi se gli fosse capitato un figlio multicolor.
Forse quando lo hai guardato negli occhi e le tue pupille erano a forma di cuore invece che tonde , lui ha avuto paura.
Forse Daniela , Amica Mia , era solo abbagliato… 😀 <3 <3 <3
Roby… ti giuro che a leggere e rileggere queste tue parole mi vengono le lacrime, “quelle belle” detta alla Tommaso, perchè so che tu sai, comprendi, e perchè anche se divise da centinaia di chilometri l’affetto e la stima reciproca ci lega… ti abbraccio stretta Amica Mia…!
gli occhi di Emma sono entrati nel mio cuore!
oggi un giorno come tanti, qui seduta al mio pc, ho scoperto il tuo blog e sono venuta a trovarti
Io che conosco gli occhi speciali dei miei “ragazzi speciali” del Centro, dove vado per trovare felicità ogni lunedì mattina
Gli occhi di Emma regalano gioia!
lo sguardo di Emma regala gioia!
Emma è Gioia!
Voi regalate gioia!
che bello essere passata di qui, che bello!
baci io sono VAleria e ora andrò a leggere un po’ dei tuoi post CHE BELLO!
cara Valeria, felice che quel giorno tu ci abbia trovato allora! proprio tanto felice…! grazie per le tue belle parole (e scusa per il ritardo della mia risposta, ma ero a scuola nel fine settimana!)
Bellissimo….non mi vengono altre parole.
p.s. ho notato dalle foto che Emma ha il tuo stesso modo di abbracciare 🙂
ohhhh Rosanna che cosa meravigliosa mi hai appena detto…!
ed eccolo quello che , riconosco come il tuo fluire, che scorrendo pervade anche il mio sentire. Risvegli sensazioni antiche e, ancora oggi nuove . Condivido visceralmente e nella pelle , sento raddrizzarsi i peli nello scorrere i tuoi ,ormai ,a me tanto cari pensieri .E fermando il mio sguardo su quegli occhi che ho iniziato ad amarlo incontrandolo dopo i nove mesi che l’ho tenuto in grembo.E’ pur vero che, ,cosi come x il tale , non a tutti e’ dato di sapere che “la cosa ” che a noi e’ capitata racchiude in se il sapore dell’amore vero . C’e’ un tempo per ogni cosa e raccontarli cosi,come essi veramente sono , come tu,cosi bene sai fare ,ci fa sperare e,scorgere gia,sull’orizzonte, restituito cio’ che da sempre gli era stato derubato
TU…. SEI….. POESIA…. mia cara anima in sintonia, ti abbraccio, in silenzio, perchè sono proprio le nostre anime a parlare in questo momento…