In questi giorni parlavo con un’amica del metodo Montessori.
Maria Montessori è stata una pedagogista, filosofa, medico, scienziata, educatrice e volontaria italiana, nota per il metodo che prende il suo nome, usato in migliaia di scuole materne, elementari, medie e superiori in tutto il mondo, ed è stata la prima donna a laurearsi in medicina in Italia.
Il suo modo di fare scuola, basato sull’esperienza diretta e sull’osservazione delle peculiarità del bambino, vede egli stesso maestro per gli adulti che lo educano. Eucare deriva dal latino ex-ducere, e significa condurre fuori, non mettere dentro come facilmente si è abituati a pensare.
Quanto spesso, soprattutto nel caso di bambini con difficoltà, ci impegnamo a mettere dentro, inserire concetti, fornire spiegazioni, prima ancora che siano capaci di far posto a tali apprendimenti? Quasi dovessero rispondere ad un nostro bisogno di normalizzazione, quasi dovessero mettere a tacere il nostro senso di inadeguatezza, o di sconfitta come figura genitoriale normale?
Io appoggio il pensiero di Maria Montessori, pur non avendolo potuto mettere in pratica in modo sostanziale, ma sono fermamente convinta che se solo ci soffermassimo ad osservare nostro figlio, accantonando per un attimo questa smania di normalizzazione, lui stesso ci potrebbe fornire la risposta adatta… adatta a lui.
“Se ascolto dimentico,
Se vedo ricordo,
Se faccio imparo”.
cit. Confucio
In realtà questo post voleva suggerire alcune app ispirate al metodo Montessori, ma l’introduzione era doverosa… o forse sono semplicemente andata fuori tema!
Nell’articolo che linko dicono “Ci sono tante discussioni ultimamente intorno alle app d’ispirazione Montessori. Alcuni montessoriani sono in totale disaccordo: sostengono che le app violano il fondamento stesso della pedagogia Montessori. Altri le amano, affermando che se Maria Montessori fosse viva oggi avrebbe utilizzato un iPad in classe con i bambini.”
Come mamma assolutamente NON terapista di Emma sostengo che ognuno di noi si può creare una personale metodologia, al posto di un metodo preciso, andando a pescare un po’ qua e un po’ là, ascoltando come le scelte fatte ci risuonano dentro, riconoscendo come il mondo si sta evolvendo e certi strumenti diventano necessari o quantomeno utili.
Buona lettura e buon eventuali acquisti!