Il 14 ottobre sarà la Giornata Nazionale sulla Sindrome di Down.
Se penso al primo anno in cui Emma è nata, questa giornata, o quella mondiale del 21 marzo, non avevano nessun significato per me.
Nel 2010, a chi mi chiedeva se avevo incontrato qualcuno dell’associazione di riferiemento rispondevo che non volevo ghettizzare Emma, lei doveva stare con i bambini normodotati (chissà che immagine di associazione mi ero creata all’epoca, o forse semplicemente ero io che non mi volevo ancora sentire mammadown). Nel 2011 muovevo i primi passi nel mondo della disabilità, ma non ero ben conscia di che movimento ci fosse dietro alle persone Down, in Italia e qui in Friuli.
Solo quest’anno ho avuto la piena consapevolezza che esistono associazioni, gruppi, operatori, terapisti e medici che collaborano tra di loro, si impegnano a far crescere, danno la possibilità di esprimere, fanno iniziare percorsi lavorativi.
Grazie al mio sito e a facebook ho conosciuto persone che vivono la sindrome di Down, e non si nascondono dietro ad alcun tipo di pietismo, piuttosto alimentano le proprie potenzialità, stimolano, coltivando… credono in ciò che sono e che possono diventare!
Il mio amico Dario Mosconi, che lavora come aiuto cuoco in un importante ristorante di Monza e ha prestato il suo volto come testimonial della Giornata Nazionale sdd 2011, insieme al calciatore Javier Zanetti
La mia amica Elena, 19 anni, di Bologna, insegnante di danza contemporanea. La lezione e gli esercizi proposti li gestisce in totale autonomia.
Nicole, 18 anni, che ha scelto un’esperienza come “campo giovani” in un ambiente davvero particolare, quello della Capitaneria di Porto di Savona.
Pablo Pineda, spagnolo, nato a Malaga nel 1975, a 34 anni si è laureato in psicopedagogia dopo aver conseguito il diploma universitario in
magistero.
Luigi Fantinelli, italiano residente a Ravenna, studente alla facoltà Scienze della Formazione di Bologna, 22 anni, ha vinto la borsa di studio per l’Università di Murcia, in Spagna, grazie al progetto Erasmus.
L’edizione 2012 della Giornata Nazionale della Sindrome di Down vuole puntare sulla necessità per le persone con sindrome di Down di avere stessi diritti e stesse opportunità di chiunque altro, seguendo le singole capacità, l’esperienza e il percorso formativo personale.
Lo slogan di quest’anno è “Siamo differenti. Tra noi” e vuole ribadire l’importanza della cultura della diversità e l’unicità di ogni persona, abbattendo i pregiudizi che ancora accompagnano le persone con trisomia 21.
I testimoni di quest’anno li potete conoscere sul sito coordown.it, e sono davvero esempi di autonomia lavorativa, libertà di pensiero e soprattutto serenità di essere ciò che sono. Ma io ci tengo a linkare il video di Spartaco, perchè è facile vederlo in giro a Pordenone, la mia provincia, insieme alla sua ragazza Elena e ai loro amici, all’orario dell’aperitivo, con in mano uno spritz e il sorriso sulle labbra!
Mi piace tanto anche questo video della NDSS, dove ogni ragazzo e ragazza esprime i propri desideri, piccoli o grandi che siano…
“i’m proud of what i am… today!”
“some day people with Down syndrome will be able to achive their dreams”
Oh sì… e voi non smettete di sognare!