In questi giorni Emma si sveglia spesso di notte a causa di un canino lentissimo a spuntare. Quando si alza Giovanni per andare da lei, 2 coccole, il ciuccio, si rimette a letto e ronfa nel giro di qualche secondo.
Io non ho questa capacità. Sistemo Emma ma quando torno a letto mi serve un po’ prima di riaddormentarmi, e così penso.  E proprio mentre i pensieri si stavano fondendo con le immagini di un imminente sogno, bam, ideona, di quelle che ti svegliano per forza e ti fanno accendere la luce per poter scrivere su carta ciò che hai appena pensato, altrimenti andrebbe perso.
Tempo fa ho sentito al telefono Sabrina, conosciuta all’ultima settimana estiva del dott. Lagati e di cui ho parlato qui.
Parlare con lei è sempre un gran piacere, e tra un discorso leggero e qualcun altro un po’ più serio lei se ne esce con tanti consigli utilissimi, (forse anche lì dovrei prendere appunti perchè la mia memoria breve è da un po’ che vacilla), tanto che mi hanno portato all’illuminazione di cui accennavo ad inizio post:
una rubrica di suoi consigli, detti con semplicità, applicabili ogni giorno, sfornati di tanto in tanto (perchè so quanto sei indaffarata, cara!).
Quando le ho illustrato la mia proposta Sabrina era entusiasta!

Perciò… buon inizio di collaborazione a noi!

“E’ utile che ogni bambino ma soprattutto il bambino con difficoltà di coordinamento tra il pensiero-azione-intenzione, eserciti/alleni la propria mente nella gestione di azioni che vengono promosse da un minimo movimento corporeo, sufficiente a coordinare una dinamica esterna di maggiore ampiezza. Da proporre quindi giochi con : macchine telecomandate, birilli, bocce, aquiloni, la pesca dei pesci calamitati, ma anche lego e puzzle.

In tal modo il bambino rinforza e stimola sia la manualità fine che il pensiero logico matematico e quello creativo. Diventa più competente nella formulazione di ipotesi, di deduzioni, intuizioni, inferenze (diz: ragionamento con cui si trae una conseguenza da una o più premesse) di cause effetti, programmi, progetti.

Da non scordare pattini, monopattini, triciclo, situazione di equilibrio precario, da creare, individuare, ascoltare di volta in volta.”