Eccoci a casa.
Dopo un lungo viaggo in auto di 4 ore e mezza si potrebbe dire “finalmente”, ma le sensazioni che mi legano al posto appena lasciato mi fanno anche dire “peccato essere rientrati così presto”.
Il fine settimana (addirittura prolungato fino ad oggi) che abbiamo trascorso è stato indescrivibile.
Siamo stati accolti in modo quasi insapettato, perchè mai mi sarei aspettata tanta accoglienza e tanta dedizione di tempo.
Siamo stati accompagnati in posti splendidi, noi così amanti dei luoghi che parlano di storia locale, dove ogni piccolo pezzo di legno, o sasso o foglia che raccoglievamo raccontantava qualcosa.
Un fine settimana denso di nuovi volti, sensazioni, emozioni, vibrazioni a distanza, abbracci singhiozzosi, abbracci morbidi e caldi, lacrime, chiacchere veloci, lezioni di fotografia, confidenze, occhi che parlavano, storie che si intrecciavano, anime che si ritrovavano, sorrisi che dicevano…
Vi ho tutti in mente…
E ho bisogno dei consueti “qualche giorno” per decantare l’immensa emozione che ho dentro e sistemare le innumerevoli foto, peraltro speditemi dai tanti genitori fotografi professionali che erano presenti, per raccontare tutto in un post…
Sempre che ci riesca a racchiudere tutto in qualche frase.
Pronuncia la parola magica “Grazie”.
Dilla ad alta voce, gridala dai tetti, sussurrala a te stesso,
declamala a mente e poi sentila nel tuo cuore: l’importante è che,
da oggi in poi, tu la porti sempre con te!!
(Rhonda Byrne)
Per ora posso dire solo grazie…
Anzi no…