Giusto per riflettere un po’…

Ad un corso organizzato in associazione Persone Down Fvg abbiamo parlato della percezione. In parole povere, uno stimolo crea in noi una sequenza di informazioni che ci permettono di dare significato allo stimolo, e questo significato è sempre personale, in base al nostro trascorso, ambiente, alla nostra cultura.

Se qualcuno dice bosco, oggettivamente ognuno sa cos’è, e cioè un insieme di alberi, ma se pensiamo alla sensazione che la parola bosco crea in noi, le risposte possono essere molteplici. Per qualcuno può significare alberi-profumo-rapaci, ma per qualcun altro può avere un significato diverso. Per un bambino ad esempio può significare buio-lupo-perso, per una coppia di adolescenti può significare macchina-soli-e…

In questa figura ambigua creata dallo psicologo americano E. G. Borino, quale volto riuscite a scorgere?

I volti sono due, quello di un’anziana signora di profilo, con un naso pronunciato, e il volto di una giovane donna, girata a a 3/4, con i capelli neri e una piuma tra di essi.

La sera del corso era presente una coppia, e ognuno dei due coniugi pretendeva di avere ragione sull’altro, in quanto ognuno dei due riusciva a scorgere solo uno dei due visi. Quindi… chi dei due aveva ragione? E chi dei due aveva il diritto di imporre la propria idea sull’altro?

Nel web ho anche trovato questo bel racconto:

Un uomo aveva 4 figli.
Voleva imparassero a non giudicare le cose troppo velocemente.
Così li mandò uno alla volta a osservare un albero molto distante da casa….
Il piu’ grande andò in inverno, il secondo in primavera, il terzo in in estate … il più giovane in autunno…
Quando tutti furono tornati chiese loro cosa avevano visto. Il grande disse che l’albero era brutto, spoglio e ricurvo.
Il secondo disse che era pieno di gemme e promesse di vita…
Il terzo non era d’accordo…
L’albero era pieno di fiori…profumato e bellissimo…era la cosa più bella che avesse mai visto.
Il più piccolo aveva un’opionione ancora diversa…l’albero era carico di frutti e pieno di vita e realizzazione..
L’uomo spiegò ai suoi figli che tutti avevano ragione, infatti avevano osservato solo una stagione della vita dell’albero.
Disse loro di non giudicare un albero o una persona solo in una stagione e che l’essenza di ciò che una persona è…..la gioia, l’amore, la realizzazione che viene dalla vita possono essere misurate solo alla fine quando tutte le stagioni sono complete.
Se ti arrendi quando è inverno perderai la speranza che regala la primavera..la bellezza della tua estate..la realizzazione del tuo autunno.

Non lasciare che il dolore di una stagione distrugga la gioia di ciò che verrà dopo. Non giudicare la tua vita in una stagione difficile. Persevera nelle difficoltà, il meglio deve ancora venire.

Fa pensare, no?