“Il bambino che non sapeva parlare” è stato realizzato da una mamma di un bambino con sindrome di Down.
Per ora esiste solo in formato pdf, perchè possa essere stampato da chiunque! A fine post trovate il file scaricabile.
Quante mamme di bambini con difficoltà hanno sentito i commenti dei compagni di classe riferiti ai propri figli? Commenti sul fatto che nostro figlio non parla come gli altri, o non corre come gli altri, perchè magari ha un insegnante privilegiata, o perchè ancora non disegna come il resto della classe.
Io ci aggiungo anche gli atteggiamenti da “mammina” che certi bambini hanno, considerando il bambino con difficoltà come una bambola da poter spostare prendendolo in braccio, o considerandolo di età inferiore.
Come dice la mia amica di web Maria Grazia, questi commenti possono ferire, ma è informando che si possono abbattere i pregiudizi, e a parer mio, far capire che ognuno di noi è unico, con le proprie caratteristiche e difficoltà.
La campagna web sulla giornata mondiale sulla sindrome di Down diceva “diversi ma uguali“, ed è così, i nostri bambini con cromosoma in più sono diversi. Con le compagne di classe di Emma posso intrattenere i discorsi più disparati, che parlano addirittura di cosa c’è oltre la vita, e le loro prodezze fisiche nei salti e le capriole sono da applausi, ma io guardo Emma. Vedo quanti passi in avanti ha fatto, e sta facendo, e il mio cuore fa la ola…
Maria Grazia ha creato questo tenero libricino stampabile, dove il protagonista è proprio un bambino che presenta delle difficoltà di linguaggio. Ci ha messo dentro un poco di magia, quella sana magia che piace tanto ai bambini della scuola dell’infanzia, e a noi mamme quando restiamo a corto di spiegazioni efficaci…
Come dice lei, non sappiamo quanto ancora c’è di consolidato nelle competenze dei nostri figli, sta a noi dar loro tempo affinchè le possano esprimere, credendo in loro, creando attorno un ambiente accogliente, e dopo la famiglia, la scuola è il primo da “contagiare”.
Felice che tu abbia pensato a Guardaconilcuore per poterlo donare in formato stampabile.
Buona vita a voi!
“Thomas ha iniziato la scuola materna a settembre. E’ stato accolto benissimo da tutti, senza nessun problema. Un mese fa ho domandato alla maestra se gli altri bambini le avessero mai chiesto spiegazioni sulle differenze /difficoltà di Thomas, mi ha risposto che un bimbo una volta le aveva chiesto “ma Thomas ha due anni, vero?”
Un’altra volta ho sentito un bimbo dire a suo nonno “Quello è Thomas, pensa che ha quattro anni e ancora non parla!”
Lì per lì ci sono rimasta un po’ male, poi ho capito che era un commento innocente, direi una constatazione.
A volte noi mamme per proteggere i nostri figli ci chiudiamo a riccio, ci offendiamo e interrompiamo la comunicazione.
Invece no, l’ignoranza si combatte con l’informazione, i pregiudizi si abbattono con la conoscenza; per la cattiveria a volte basta una grassa risata!
Questo piccolo libro è la mia risposta ai commenti di quei bambini, volevo far capire che anche se è difficile comunicare con chi non parla o non parla ancora, anche se può essere frustrante – e lo dice chi lo vive sulla sua pelle ogni giorno – l’amore, l’amicizia, la condivisione vanno ben oltre, il cammino si fa sempre insieme, in qualunque modo, a qualunque costo…
Condivido volentieri questo racconto con chiunque volesse proporlo in classe, a casa, ai bambini e agli adulti. Buona lettura!
P.S. Thomas vive in Inghilterra con mamma, papà e due sorelle maggiori. Ancora non parla ma sa quasi leggere e conosce due lingue, sa i numeri, le lettere, i colori e chissà quali e quante altre cose che scopriremo via via…”
Ecco il file da scaricare per poterlo stampare: Il-bambino-che-non-sapeva-parlare