Ho conosciuto Francesca 3 mesi fa grazie al mio sito, e di lei mi ha subito colpito la profonda fede di cui mi ha parlato. Francesca è una mamma giovane, ma non per questo insicura. Lei e suo marito hanno fortemente desiderato la piccola Chiara
e di fronte ad una diagnosi problematica la loro fede li ha rassicurati, uniti ancor di più. Li ha fatti andare oltre alle asettiche frasi di quei dottori che nella nascita di un bambino con condizione genetica particolare vedono solo interruzioni di gravidanza e sconsideratezza dei genitori che scelgono la vita.
Chiara è una splendida bambina dagli occhi azzurrissimi, e in ogni foto mi pare di vedere l’enorme amore che provano per lei i suoi genitori. Domenica, durante la Giornata della Vita al loro paese hanno portato la loro testimonianza, e io la regalo a voi.
Alla fine del tuo scritto dici “sicuramente ora la strada sarà tutta in salita e piena di ostacoli“… la tua fede ti aiuterà di sicuro, ma mi sento di dirti che “di sicuro la strada non sarà sempre in salita e piena di ostacoli“!
Cresci bene piccola Chiara, e grazie Francesca, grazie di cuore.
Febbraio 2013, giornata della VITA
Forse il “grande dono” che Dio ha voluto farci serve anche a questo: TESTIMONIANZA, condivisione del Suo grande amore per noi, per questo oggi sono qui con la mia famiglia a raccontarvi la nostra storia:
Mi chiamo Francesca e ho 26 anni, sono sposata con Simone, lui ha trent’anni, e quando ci siamo conosciuti eravamo molto giovani, possiamo dire che siamo cresciuti insieme, ci conosciamo da 10 anni e siamo sposati da quasi due.
Siamo una coppia come tante altre, con i suoi pregi e difetti, entrambi cresciuti da famiglie cristiane praticanti e tutt’oggi continuiamo insieme a coltivare la nostra fede.
Siamo neo genitori di una meravigliosa bimba di tre mesi con sindrome di Down, il suo nome è Chiara, se l’è scelto lei il nome, una sera mentre eravamo a letto, mio marito iniziò a leggere il libro dei nomi, Giorgia, Aurora, Anna…quando disse Chiara, lei tirò il suo primo calcio, non l’avevo mai sentita prima e da lì abbiamo capito che lei voleva chiamarsi così, (per fortuna è un nome che piaceva tanto anche a noi).
Ci sono sempre piaciuti i bambini e abbiamo spesso fantasticato sul nostro futuro da genitori, infatti eravamo felicissimi all’idea dell’arrivo di un bebè.
Mi ricordo ancora la prima visita, il momento in cui abbiamo sentito per la prima volta il battito del suo cuore, un’emozione indescrivibile, subito dopo, siamo entrati nella chiesetta dell’ospedale a pregare e ringraziare Dio per questo grande dono, ignari di quello che ci aspettava.
Infatti non è stata una gravidanza come l’ho sempre desiderata e immaginata, all’inizio forse si, tutto andava bene, ci avevano detto che era femmina quindi eravamo al settimo cielo, soprattutto il papà, perché abbiamo sempre pensato che non sarebbe mai arrivata una bimba in quanto sia io che mio marito abbiamo due fratelli maschi, infatti quando lo abbiamo detto a Cristina, mia suocera, lei non ci credeva ed esclamò sorridente: “come si fa con una femmina?”.
Arrivò il momento della morfologica, un’ecografia più approfondita che si fa circa al quinto mese, e c’era qualcosa che non andava, iniziarono PAURE, PREOCCUPAZIONI, DOLORE.
I dottori parlarono di stomaco piccolissimo e aumento del liquido amniotico quindi sospettarono un’atresia esofagea e in più femore e omero corti. Mi consigliarono di fare l’ AMNIOCENTESI, ma io non volevo, perché era rischiosa e perché io ormai ero già innamorata di mia figlia, la sentivo muovere dentro di me e non m’interessava sapere, qualsiasi cosa fosse non avrei MAI ucciso mia figlia! Però i dottori e la mia ginecologa
insistettero molto per farmela fare per capire meglio il problema e alla fine l’ho fatta.
Ricorderò sempre l’agitazione e la preoccupazione di quel momento: per tutto il giorno dell’amniocentesi non ho sentito la mia piccolina dentro di me, come se si fosse offesa, ma la sera ho detto il rosario con mio marito massaggiandomi la pancia e dicendole che io non L’AVREI MAI ABBANDONATA, dopo poco sentii calcetti e pugni…MI AVEVA PERDONATA!!!
Passarono 20 giorni, ero a lavoro e mi chiamarono da Bologna, la genetista mi disse al telefono: sono arrivati i risultati, purtroppo è come sospettavamo, feto con TRISOMIA 21, ovvero Sindrome di Down. Non volevo crederci e mi volevo convincere che si fossero sbagliati: perché proprio a noi? Cosa abbiamo fatto di male per meritarci questo?
Passato il dolore e il trauma iniziale, grazie soprattutto al sostegno di mio marito, insieme ci siamo fatti forza e uniti ancora di più, e ci siamo detti se Dio ha voluto donarci una bambina SPECIALE vorrà dire che siamo dei genitori PRIVILEGIATI, in grado di AMARE più di altri, così quando la mia ginecologa ci ha fatto la fatidica domanda: volete proseguire o interrompere la gravidanza? ci siamo guardati negli occhi e senza parlarci abbiamo detto CONTINUIAMO ASSOLUTAMENTE è NOSTRA FIGLIA!!!
Proseguimmo la gravidanza abbastanza tranquilli, ma pensando a cosa ci aspettava: come sarà Chiara, che futuro avrà, sarà accettata e capita da tutti, come andrà l’operazione per lo stomaco? Insomma tanti pensieri.
Così per farci forza ci affidammo alla preghiera, in particolare a Santa Rita, in quanto ci siamo sposati il 22 maggio, giorno in memoria della Santa dei casi impossibili. Grazie a mia mamma che mi regalò il libro di Santa Rita feci una novena di nove giorni per chiedere una grazia andando a pregare ogni giorno nel Santuario della Madonna del Pilastrello a Lendinara.
In quel periodo in un paese qui vicino ci fu un incontro di preghiera al quale per la prima volta partecipò il veggente Ivan di Medjugorie; ci andai con mia mamma e mia nonna, entrambe devote alla Madonna di Medjugorie. C’erano tantissime persone e una mamma raccontò il miracolo che Dio aveva fatto per lei, in quell’occasione ci fecero scrivere una preghiera che poi il veggente avrebbe presentato alla Madonna durante le apparizioni, così anch’ io scrissi la mia, chiesi alla Madonna di tenere per sempre la mia famiglia unita e che la creatura che portavo in grembo fosse una MERAVIGLIOSA CREATURA!
Durante il rosario, nel quinto mistero, ad un certo punto il veggente si alzò in piedi e si inginocchiò davanti ad una statuina della Madonna sopra l’altare, il suo viso si illuminò, tutti noi ci inginocchiammo, avevo il cuore che batteva forte all’idea che la Madonna fosse lì e mi stesse guardando con il mio pancione; dopo l’apparizione che durò circa dieci minuti, il veggente ci disse che la Madonna era felice e ci benediceva tutti, tornai a casa piena di forza e amore! Verso l’ottavo mese andai a fare un’ ecografia di controllo, ero in 35 settimane circa e…SORPRESA…SI VEDE LO STOMACO CHE HA DIMENSIONI NORMALI…la ginecologa non si spiegava come fosse possibile, in quanto ci avevano sempre detto che in un feto tutte le parti interne si formano entro la 24esima settimana di gestazione e non si modificano…però mise le mani avanti dicendoci: “ Si vedrà cosa fare
quando nasce”. Io piansi dalla felicità perché sapevo che le mie preghiere erano state ASCOLTATE!
Arrivai alla 38esima settimana e mi ricoverarono per pressione alta, il problema era più per me perché la bimba stava bene, così m’indussero il parto per avviare le contrazioni, ma si accorsero che Chiara era sì a testa in giù, ma si presentava di fronte, cioè con la faccia verso l’alto. Durante il travaglio soffrivamo parecchio entrambe, provarono a girarla ma si ruppe il sacco e quindi via con il cesareo d’urgenza.
Appena sentii il suo pianto fui la donna più felice del mondo, me la fecero vedere per pochi secondi, ma non me ne resi neanche conto, poi la portarono subito in patologia neonatale per fare tutte le visite e vedere se dovesse essere operata, intanto mi sistemarono e mi portarono nella mia stanza.
Passarono 3-4 ore, io ero distrutta fisicamente e non sapevo ancora nulla di mia figlia, se stava bene, se era stata operata, dov’era. Ad un certo punto sentii per il citofono in stanza (a Padova funziona così): “AVVISIAMO LA MAMMA DEL LETTO N°4 CHE STA ARRIVANDO LA FRAGOLA”. La fragola?!?! Tutte le altre mamme si chiedevano:
perché lei mangia la fragola? noi niente?! Subito non capii…ma poco dopo entrò dalla porta della camera mio marito con un sorriso stampato in faccia e tra le sue braccia la mia pallina, beata, con una tutina con la stampa di una fragola davanti.
Quando me l’ha messa in braccio mi sono sentita in paradiso, pensai a quanto meravigliosa e incredibile sia la vita, Chiara era lì tra le mia braccia, era rossa e un po’ gonfia in viso ma bellissima. Soprattutto non doveva essere operata, poteva mangiare benissimo normalmente, poi però purtroppo l’hanno dovuta riportare al nido per tenerla un po’ in culla termica e controllare la frequenza cardiaca, rimase lì per 3 giorni ma io potevo andare sempre a vederla e toccarla.
Dopo 10 giorni siamo venute a casa e tutti gli esami fatti finora sono andati bene, speriamo continuino così, ogni volta che guardo Chiara nei suoi bellissimi occhi blu vedo davvero una MERAVIGLIOSA CREATURA, lei mi sorride e il mio cuore si riempie di gioia, mio marito è innamorato di lei e la consuma di baci.
Ci hanno detto che questi bambini AMANO INCONDIZIONATAMENTE e noi siamo strafelici e orgogliosi di aver scelto la VITA e di aver ricevuto questo DONO SPECIALE.
Siamo convinti che Dio ha un progetto per ognuno di noi, ma non sarà mai contro di noi, Lui ci ama, proprio come questi bambini, e anche se all’inizio tutto questo ci sembrava una punizione, alla fine si è rivelato un gran regalo che ci ha portato gioia e tanto amore, che ci ha reso una famiglia unita più che mai, proprio come avevo chiesto alla Madonna.
Non smetteremo mai di ringraziare Dio e tutti coloro che hanno pregato per la piccola Chiara!
Ecco questa è la nostra storia, forse molto meno traumatica di tante altre ma per me, ragazza di 26 anni, che non conosceva nulla di questo mondo, anche perché si tratta della mia prima figlia, è stata dolorosa e difficile, per fortuna GRAZIE alla fede e a mio marito l’abbiamo affrontata e superata!
Sicuramente ora la strada sarà tutta in salita e piena di ostacoli ma siamo certi che Chiara ci darà tante soddisfazioni e che Dio sarà vicino a noi, continuiamo a pregare e a sperare di essere genitori in grado di crescere al meglio nostra figlia e di amarla per sempre alla follia!
Io piango
Ma come si fa a non amare tutto il pacchetto??? E che dire della fragolina ♥♥♥♥!!!
Storia bellissima, molto simile alla mia; anche noi abbiamo scoperto con l’amniocentesi che là nostra Silvia è una bambina speciale.
Francesca e Simone, siete dei genitori splendidi!
Lo sono lo sono eccome! e Chiaretta è uno spettacolo, proprio come la tua Silvia!
Meraviglioso!
Viviana stai leggendo tutto tutto eh?! cara…!
Che dire Francy quando l’amore è cosi forte tutto si affronta sempre con il sorriso e con l’aiuto della Fede anche gli ostacoli più grandi si riescono sempre ad affrontare un bacio a Chiara, ho voglia di vedervi.
Mi pare di capire che vi conoscete tu e Francesca… un abbraccio da parte mia!
Quegli splendidi occhioni….sono proprio un miracolo questi nostri figli…noi mamme e papà non possiamo che constatare la loro immensa potenza d’amore.
Vi abbraccio, famiglia speciale in mezzo a famiglie speciali!
ciao Veronica, mamma di una famiglia specialissima! mi piace tanto raccontare di tante mamme, chi legge ricava ciò che più gli serve per il cuore…!
Grazie Veronica, eh si questo dono caduto dal cielo ha portato tanto amore!!!! un abbraccio anche a te
Brava Francesca… Condividi amore!
Che splendida famiglia!
sì… splendida!
grazie Eliana!!! è bello poter condividere le nostre esperienze, grazie a Daniela che ogni suo post mi fa pensare e crescere…un abbraccio
Grazie a te… A voi tutti che volete raccontarvi per aiutare!