Orecchie di farfalla
Spesso i bambini, gli amici, i compagni di scuola, si divertono a canzonare chi è diverso, chi veste differentemente, chi non è abbiente quanto loro, o chi fisicamente ha qualche piccolo difetto.
Ecco, un bell’albo – poetico e divertente – sull’orgoglio della diversità. Che poi è tutta fantasia, e capacità di farne ricchezza. E alla fine accettazione di sè.
“Mara ha le orecchie a sventola!” cantilena un gruppo di bambini alla piccola protagonista dell’albo. “No, figlia mia” la rassicura la mamma “sono solo orecchie come farfalle: che svolazzano intorno alla testa e le cose brutte colorano di festa“.
E così Mara impara a vedere le sue diversità da un altro punto di vista e mostra che la realtà non è da nascondere ma da valorizzare. Saprà allora ben ribattere alle malelingue che continuano a canzonarla: “Mara ha i calzini bucati!” “No, ho solo un dito curioso“….e così via per i capelli a spinacio, i vestiti stravaganti, la pancia brontolona….la bambina avrà sempre la risposta giusta per non sentirsi mancante ma, al contrario, portatrice di un piccola ricchezza. La ricchezza dell’essere differenti, di non essere omologati.
Un libro adatto ai bambini in età prescolare per come è pensato e strutturato (albo illustrato, con testo semplice ed in rima) ma che indubbiamente può rimanere prezioso anche negli anni successivi della crescita, quando i problemi relativi all’appartenenza al “branco” e i timori di sentirsi differenti diventano più pressanti e sentiti.
Molto orginali le illustrazioni, di quelle che educano all’immagine, con la loro bellezza non stereotipata.