Cosa vuol dire essere Down? Chi è la persona con Sindrome di Down? Realmente?

In questi giorni su Facebook girano tantissimi video e notizie che parlano di sindrome di Down. Questo post vuole in qualche modo raccoglierle, perchè ancora tante persone  e molte le conosco) non sono iscritte a questo social network, e mi dispiacerebbe se le perdessero. Perchè? Perchè le ultime notizie sono proprio grandi, di quelle che ti fanno fare “ohhh” perchè ti stupiscono, emozionano, riempiono di speranza.

E’ vero, non tutte sono positive, come quella del ragazzo con la trisomia 21 che è stato picchiato in autobus perchè il suo cantare disturbava un passeggero, o quella della mamma che ha ritirato la propria figlia dal nido perchè presente un’assistente con sindrome di Down (assistente Down discriminata. Parla la responsabile del nido) ma a fronte di queste notizie poco felici ce ne sono molte di positive, enormemente positive!

Carlotta Sanna Special Olympics   da poco rientrata dai Giochi Mondiali a Los Angeles, che lavora come assistente in una scuola dell’infanzia di Cagliari, e insieme all’amica Benedetta è stata intervistata al nuovo programma Open Space de Le Iene.

Una è maestra, l’altra scrittrice: la Sindrome di Down non è stato un impedimento, la storia di Noelia e Isabel e i loro sogni avverati.

L’ormai conosciuta Madeline Stuart, la modella Down alla New York Fashion Week, che in questo articolo parla del suo fidanzato insapettato Maddie, modella con sindrome di Down, presenta il suo fidanzato

E poi Emmanuel, Golfista, violinista, oratore, poliglotta, e con la Sindrome di Down che ha sorpreso i suoi genitori fin da bambino.

Due ragazzi che faranno i baristi, un somellier, (in questo sito trovate le loro storieuna coppia di italiani all’estero che rimpiange l’assistenza italiana ai bambini con disabilità (con cui peraltro ho avuto il piacere di condividere le emozioni di una settimana estiva del dott. Lagati).

Jasmine Prince Imprenditrice con la sindrome di down dà lavoro ai disabili soli , lei che a 19 anni ha fondato nella contea di San Diego, un laboratorio all’avanguardia di taglio e cucito che dà lavoro ad altre ragazze con la sua stessa disabilità.

E poi lui, Pablo Pineda, che stimo profondamente, che mi emoziona ogni volta che lo sento parlare, un po’ come la nostra italianissima Cristina Acquistapace.

Questo recente video è un inno alla vita, e fa capire quanto una persona con sindrome di Down può diventare: consapevole delle proprie risorse, capace di scegliere un proprio destino, felice di vivere.

Gli amici della pagina facebook Buone Notizie secondo Anna hanno tradotto il video mettendoci i sottotitoli, e per questo li ringrazio di cuore, perchè con i sottotitoli il video risuona ancora di più. Ma pensando sempre a chi facebook non lo vuole, ho ricopiato sotto la loro traduzione… buoni 3 minuti di incredibile emozione!

Sottotitoli all’intervista:

I: Raccontaci ciò che per te sono la cosa migliore e la cosa peggiore di avere la sindrome di Down.
P: La cosa migliore della sindrome di Down… è difficile dirlo… io ti ammiro perchè anche tu sei un po’ Down… per l’allegria. Siamo gente molto allegra.
I: Sì, anch io sono abbastanza Down, sì! Mi fa molt piacere che tu mi dica questo, che sono un po’ Down. Mi fa molto piacere perchè ho molti amici e molti figli di amici con la sdd, una di loro ha 51 anni e la conosco da quando eravamo bambini, e lei è l’allegria fatta persona.
P: sì, l ‘allegria… e molti altri sentimenti, sentimenti a fior di pelle. Il sentimento di allegria, amicizia, sempre sentiementi positivi.
I: di una grande umanità… E di negativo?
P: non saprei… è difficile perchè nella sdD trovo sempre cose positive. Credo che la cosa peggiore non è la sdd, o il bambino con sdd, ma ciò che sta fuori, perche quelle barriere, quei pregiudizi sono quelle la cosa peggiore della sdd. Siamo persone senza malvagità, siamo semplicemente persone.
….
I: Cosa chiedi alla vita?
P: Alla vita chiedo che un giorno Pablo pineda non abbia bisogno di andare di conferenza in conferenza, in tv o sui giornali per far capire davvero cos’è la sdd, ma che un giorno le persone con sdd stiano dove devono stare… votando, bevendo un bicchiere con gli amici, baciando una ragazza in mezzo alla strada, facendo la spesa, con un compagno, avendo una famiglia… e che questa fosse la cosa più normale del mondo…
Questo è ciò che chiedo alla vita.

Chapeau… Fatto di pelle d’oca.