Il signor Tazzina
Che dramma se un disegnatore si dimentica l’orecchio di un personaggio! Questi diventa in un attimo Il Signor Tazzina, per via di quella testa tonda e di quell’unica sporgenza che pare proprio un manico per bere il caffé. Quanti sberleffi e quanti dileggi serba la gente per lui… perciò in fretta si defila, sfuggendo in solitudine alle risa e agli additamenti pubblici.
Ma, aspetta un po’! Quei tipi là fuori non sembrano forse, a loro volta, bricchi, forchette e cucchiai, per via del collo, del mento o dei capelli all’insù? Il Signor Tazzina si rende presto conto che ciascuno a suo modo può essere buffo e che val la pena di enfatizzare la differenza piuttosto che di nasconderla. Tanto meglio se lo si fa con originalità e abbondanza di sorrisi!
Quello di Maria Sole Macchia non è che un delizioso libretto, di ormai più di dieci anni ma tuttora degno di una segnalazione. Grazie ad una storia semplice e ad illustrazioni amabili, esso introduce infatti il tema della differenza con la leggerezza di un messaggio che sembra seguire l’invenzione fantastica piuttosto che precederla.
Età di lettura: a partire dai 4 anni.