Mi rendo conto che a volte il mio sito può sembrare fin troppo roseo… Ma chi mi legge con continuità sa che anch’io ho i miei momenti blue, e difficoltà da affrontare, dove il pensiero positivo aiuta, ma dove a volte il cuore rimane ferito.
M. l’ho conosciuta tramite il sito, qualche tempo fa, e mi ha raccontanto della sua famiglia, e di come avesse affrontato tante sfide, che l’hanno portata ad essere la mamma che è oggi. Pubblico volentieri la sua storia, raccontata con sofferenza ma con tanta speranza, e fede…
E forse la vostra bimba ora vi darà la serenità che state cercando, e che meritate…
Ho spesso paragonato la mia vita ad un quadro astratto dove un pittore bizzarro di tanto in tanto ci passa colore a tinte forti ed il disegno nell’immediato risulta difficile da comprendere, poi lo guardi da lontano e dopo un po’ riesci a capire dei passaggi utili e profondi che servono in maniera incredibile ai successivi….
Dunque è un storia che inizia nel lontano giugno 1984…non perché sono nata (ohimè sono del 1971!), ma perché una famiglia felice e semplice, composta dai miei genitori, da mio fratello e da me si ritrova a cambiare la sua rotta! Mio fratello che allora aveva 18 anni scompare misteriosamente e dopo lunghe ricerche purtroppo fu ritrovato senza vita a poche centinaia di metri da casa, a distanza di 29 anni ancora non conosciamo il perché e chi è stato a mettere fine alla sua giovane vita. Mia madre e mio padre a fatica sono andati oltre ed io con loro. Non ho mai chiuso nel mio cuore quel vuoto di una morte così tragica e la perdita di una figura che ancora oggi mi manca quello di un fratello…ma sono andata avanti ho avuto la fortuna di avere una famiglia allargata che mi ha aiutata nella crescita. Mi sono iscritta all’università e dopo qualche anno, la mia mamma si ammala di un male incurabile, lascio gli studi momentaneamente e le sto vicino nella sua lunga malattia fino alla sua morte. Ma non demordo… con il mio papà non ci piangiamo addosso ma andiamo oltre con forza grazie ancora all’aiuto costante della famiglia allargata e degli amici mi laureo e mi festeggiano in tanti. Non so come (qui credo che nel disegno astratto ci siano i colori più tenui) mi ritrovo a lavorare in una comunità per minori con il ruolo di educatrice, anni profondi belli accanto a grandi sofferenze morali che ti danno la giusta misura delle cose. In questo periodo, conosco mio marito e sembra che tutte le sofferenze precedenti siano alle spalle, vivo un periodo bello, mi proietto verso una nuova famiglia, la nostra, ma un bel giorno mi sento male, mi portano in ospedale e in un primo momento non capiscono cosa mi stia succedendo, poi un bravissimo medico, a quale devo la vita, fa la diagnosi: sindrome di Stenvens-Johnson ….malattia rara che mi cambia totalmente i connotati, mi ustiona buona parte del viso e del corpo. Ma ancora una volta mi
trovo a ringraziare quel pittore, perché riesco a venirne fuori dopo lunghe cure e ad essere ancora diversa ma fatta di tutti i pezzi!!
Ci sposiamo nel 2006 con il grande progetto di formare una famiglia e di amarla sopra ogni cosa. Nel 2007 nasce P., un furbetto di bimbo che ci riempie di una gioia indescrivibile!!!Nasce in me un desiderio fortissimo quello di far dono a mio figlio di un fratello o una sorella … forse per colmare quel vuoto mai riempito. Purtroppo inizio tre gravidanze che si concludono con tre aborti spontanei e la mia salute ne resta un po’ minata ma sempre con la mano nella mano con mio marito andiamo avanti senza troppe aspettative. A settembre 2011 sono nuovamente incinta ma dopo qualche giorno ho nuovamente le macchie e andando in ospedale immagino che si tratti del 4 aborto ……..ma l’ecografia ci permette di sentire il battito, torniamo a casa felici, devo rispettare un po’ di riposo e tutto ok fino al 2/01/2012 quando una fredda macchina ecografica ha riscontrato una grave
malformazione cardiaca (CAV COMPLETO) alla mia bimba di 5 mesi!!!
Da li tutto non è stato più…..la ginecologa che mi ha seguita è stata dura e aspra e ancora più duri i mesi che sono seguiti, diceva questa bambina è down ha un femore corto!!!ci siamo rifiutati di fare l’amniocentesi, non avremmo certo preso decisioni drastiche. Ho avuto una profonda crisi, mi dicevo perché ANCORA a me!! PERCHE’ IL REGALO PER MIO FIGLIO si stava per trasformare in un peso per la sua vita, mi sentivo terribilmente in colpa nei suoi riguardi! In questo periodo mi sono chiusa molto non volevo che mi si commiserasse, mi sono circondata solo di poche persone, ho continuato a lavorare pur avendo davvero una gravidanza difficile con diabete e polidramniosi abbiamo fatto infiniti ed estenuanti controlli lontani km dal nostro paese, perché purtroppo viviamo in un deserto di infrastrutture.
Ma in questo periodo la mia fede ha vacillato non poco.
Nel mio paese nel mese di marzo è arrivata per alcuni giorni la reliquia di Santa Bernadette, mi sono rifiutata di andare in chiesa, ma una sera al rientro da un compleanno di un amico di P. alle 23.00 vediamo la chiesa ancora aperta …ci entriamo e ci sediamo per lungo tempo molte lacrime scendono, molti pensieri attraversano le nostre menti, ad un tratto si avvicina una signora che non conoscevo e mi da l’immaginetta della santa e mi dice vedrà che l’aiuterà io la prendo perplessa e la poggio sul mio enorme pancione era il 27/03/2012 …. Il cesareo programmato per il 18/04/2012, il giorno 16 aprile mi ricovero al policlinico a Bari e sembra tutto tranquillo ma ad un certo punto mentre mi fanno i tracciati mi chiedono come mi sento, dico bene…e loro mi dicono invece che il cesareo sarà anticipato d’urgenza per distacco della placenta alle 17.00 nasce F. ….esattamente il 16/04/2012 il giorno che la chiesa festeggia santa Bernadette. Ci separano subito…. Lei va in terapia intensiva ed io in reparto, mi alzo il giorno dopo per andarla a vedere….segni particolari bellissima, resta in TIN per quindici giorni, lunghi!
P. non ha potuto vederla e la cosa mi è dispiaciuta molto. Ho cercato nei limiti del possibile di darle il mio latte. A maggio l’abbiamo portata finalmente a casa e contestualmente ci hanno dato il risultato del cariotipo: trisomia 21 libera… che per noi è sempre stato il cromosoma della sua straordinaria bellezza.
La prima cosa che ha detto P. quando l’ha vista è sta questa: MI AVETE FATTO IL REGALO PIU’ BELLO DEL MONDO!! Queste parole hanno cancellato ogni nostro pensiero negativo, ci siamo stretti intorno a lei ed alla sua luce bellissima.
Le sue condizioni di salute però sono andate man mano peggiorando e durante tutta l’estate ha sofferto tantissimo per la malformazione cardiaca, che non le permetteva di crescere che pochi grammi. Non mangiava e piangeva di continuo, purtroppo i medici che l’hanno seguita hanno fatto un errore di valutazione, le hanno dato una cura farmacologica blanda e volevano che lei arrivasse almeno a 6 kg per farle l’intervento. Noi disperati, abbiamo dato un alt alle visite per la nascita, l’abbiamo alimentata con la siringa ed è stato logorante per tutti. Fino a quando il giorno dopo del suo battesimo fatto in tutta fretta perché si temeva il peggio, grazie alla “dritta” di una pediatra che sostituiva il nostro, abbiamo cambiato rotta nel giro di 24 ore e abbiamo portato la piccola a Roma. Li l’hanno dovuta prima ricompensare con una terapia adeguata e poi finalmente l’intervento, il 25 settembre, dopo 7 lunghe ore ci hanno detto che l’avevano tirata su per un capello. Da quel giorno le cose sono cambiate, lei finalmente con un respiro dignitoso è ancora più bella ed il giorno 4 ottobre (giorno di san Francesco) ci dicono che possiamo tornare finalmente a casa!!!
Ora F. STA BENE è la nostra gioia , sui nostri volti è tornato il sorriso e tutto ci sembra estremamente semplice…
Semplicemente grazie Daniela per quello che fai!!!
Mariagrazia, mille volte grazie a voi, perchè raccontandovi, scavando nel profondo, fa tanto bene all’anima… di chi racconta e di chi legge! un abbraccio!
Un’altra figlia di San Francesco..come la mia! Bellissima storia anche questo lunedi…ormai appuntamento fisso…Un abbraccio a voi tutti, siete speciali! Veronica
Sì, mi piace parlare di voi mamme speciali il lunedì… così uno ha tutto il tempo per pensarci su, durante la settimana… un abbraccio!