Tempo fa avevo puntato gli occhi su questo piccolo ma stimolante puzzle, Combi.
Ho faticato un bel po’ a trovarlo, digitando su google il suo nome mi apparivano soltato giochi per playstation o trio di passeggini per bambini. Ma alla fine l’ho trovato su ebay, ed è arrivato giusto giusto per il compleanno di Emma.
E’ strutturato come tanti piccoli puzzle da 2 pezzi, suddivisi per colori e categorie, ma non serve affatto leggere le istruzioni, che mi sa non ci sono nemmeno in italiano, per capire come funzione.
Non ho mai proposto puzzle ad Emma fino ad ora perchè i suoi tempi di attenzione erano scarsetti, e la frustrazione della “mano a polenta” era notevole, quindi preferivo si esprimesse più nel motorio.
Non dico che ora la sua spinta al movimento si sia esaurita (e meno male!), la “mano a polenta” è rimasta, ma è la sua attenzione ad essere aumentata.
Lei stessa chiede di fare i “compiti” come quelli che fa Tommaso, e propone lei le attività che preferisce (beh… più o meno).
Unica cosa, cerco sempre di farle finire l’attività, magari accompagnando la sua mano che mette il pezzo, o che gira la pagina, in modo da “finire insieme” e da aumentare graduatamente i suoi tempi di attenzione.
Il puzzle propone tante associazioni da mettere insieme: oggetti legati uno all’altro, il piccolo con il grande, il davanti e il dietro.
Poi ci sono i due superdifficili (come dice Tommaso) e cioè il pirata da legare alla spada e la principessa da legare alla corona. Emma logicamente si è confusa e ha messo la principessa insieme ad un’altra figura femminile, ma le è uscito un bel “oh… corona!” che non le avevo mai sentito pronunciare… che venga dal cartone animato della principessa Sofia?
(mettete pausa alla playlist musicale a fondo pagina per ascoltare il video)
Sono la mamma di due meravigliose bambine Alice di quasi sette anni ed Asia di due mesi e mezzo. La nostra Storia è incredibilmente simile alla tua.. ..mi sono emozionata tanto a leggere e rileggere il tuo racconto ed oggi ho deciso di scriverti.
Ciao Valentina… tanto piacere! di dove siete! ehhh… so che tante di noi siamo accumunate dallo stesso inizio travagliato… spero che anche per te risplenda il sole! raccontami… se ti va!
wow _certo che mi va….sarebbe stupendo poter condividere la mia esperienza con voi.
.potrei guardare i video recenti di Emma per individuare le abilità da stimolare ….e tu potresti pensare ad una serie di cose da chiedermi……tenendo conto che non esistono domande stupide 🙂
Benissimo! Sai cosa mi piacerebbe? le filastrocche… magari ne hai qualcuna di mirata che si può consigliare un po’ a tutti i bimbi di quest’età…
Dani la i gruppi con la /s/sono difficili e il loro apprendimento è fisiologico anche a 5 anni Ma mi capita spesso di vedere bambini di 6 0 7 anni che non ce l’hanno ancora..La /r/ invece si può apprendere spontaneamente fino ai 6 anni ma per allenare il movimento potete fare pernacchie con la lingua fra le labbra per stimolare il movimento di vibrazione, e poi provare a dire trrrr infatti il punto di articolazione della /t/è lo stesso della /r/e cosi la punta della lingua si trova già nella posizione giusta
Tutto ciò sempre come gioco, anche perché c’è tutto il tempo e poi se non dovesse venire fuori non comprometterebbe l’intelligibilita’ del discorso .Qualsiasi cosa ti venga in mente io sono qui e sono ben felice di poter fare qualcosa per voi ….sai quanto siete importanti per noi.:-)
Emi! mi piacciono questi altri tuoi consigli… ha senso partire con la trrrrrrr, visto che la t è una lettera che sa dire, e che magari è appunto più semplice da pronunciare per molti. Emi… pendiamo dalle tue labbra! se ti va di dare qualche consiglio mirato sentiti libera di farlo, lo posso aggiungere tra “i consigli dell’esperto!”
un abbraccio e un bacino a Giorgia!
bello bello!!.noi ne abbiamo di simili della djecò, ma a giorgia interessa solo mettere insieme i pezzi…
Ho notato (deformazione professionale) che Emma addirittura articola st…..bravissima!!!
Sai che per l’attenzione esiste un libro in tre volumi della erickson che si chiama attenzione e concentrazione, in realtà è pensato per la scuola ma molti giochi si possono fare tranquillamente anche a casa.E’ ben fatto e da molti spunti per allenare l’ attenzione visiva e uditiva, l’inibizione della risposta impulsiva e la memoria di lavoro, tutte abilità utili a migliorare i processi di apprendimento di linguaggio e lettoscrittura.
Ciao Emi! come stai!!grazie per la dritta, non lo conoscevo questo libro di cui mi parli, lo andrò di sicuro a cercare!
“st”? non pensavo fosse difficile da pronunciare… qualche dritta sull’insegnare la lettera “r”? grazie cara!!!
Proprio bello, non lo avevo mai visto, adesso Alice è ancora piccolina, stiamo facendo gli abbinamenti delle cose e degli animali, però frà un pò di tempo sicuramente sarà bellissimo da fare, lo terrò in seria considerazione. Grazie mille come sempre mia cara amica!
Felice di esserti utile amica mia!